Redazione

Disclaimer

Privacy Policy

Mutui: devi accendere quello aggiuntivo per i 60.000 euro di lavori Case Green

Foto dell'autore

Salvatore Dimaggio

Forti polemiche per la Direttiva Case Green che impone circa 60.000 euro di lavori sulle case italiane. Serve il mutuo aggiuntivo.

La Direttiva Europea Case Green è stata approvata dal Parlamento Europeo. Dovrà passare altri due step per diventare una vera e propria norma vincolante per tutti i cittadini europei. L’attuale formulazione della direttiva è durissima. Tutti gli immobili europei con poche eccezioni dovranno essere fatti salire di varie classi energetiche entro il 2030.

Un mutuo aggiuntivo
Nuovo mutuo per lavori case green – ilovetrading.it

Gli immobili che dopo il 2030 non saranno in queste elevate classi non potranno essere affittati e neppure venduti. Il divieto di affitto e vendita era sparito in un primo tempo dalla bozza e i proprietari di immobili avevano tirato un sospiro di sollievo. Ma nel testo approvato dal Parlamento Europeo si legge chiaramente che gli interventi devono essere già stati fatti al momento dell’ingresso del nuovo inquilino o del nuovo proprietario.

Problemi sui mutui esistenti

Tutti gli immobili che non si trovano in queste elevate classi energetiche perdono immediatamente di valore. I lavori di efficientamento dovrebbero costare circa 50.000 euro per un appartamento in condominio e centomila euro per una villetta. Tali opere vanno ad abbassare proporzionalmente il valore della casa e questo ha un riflesso sul mutuo. Quando si accende il mutuo su una casa, la banca o la finanziaria pignorerà l’immobile sia le rate non vengono pagate.

Devi accendere un secondo mutuo
I costosi lavori costringeranno tanti ad un secondo mutuo – ilovetrading.it

Finché chi contrae il mutuo paga le rate la casa è sua, ma se non riesce più a far fronte ai pagamenti la banca potrà pignorare l’immobile e soddisfarsi con la sua vendita. Il costo dei lavori di efficientamento divenuti obbligatori si riflette sul valore di mercato dell’immobile tagliandolo in modo importante.

Stretta sul mercato immobiliare

Secondo gli esperti per i nuovi mutui e forse per quelli già in essere la situazione si complicherebbe. Infatti banche e finanziarie non avrebbero interesse a pignorare un immobile di scarso valore e quindi non accetterebbero il mutuo. Per quanto riguarda i mutui già in essere, gli istituti potrebbero richiedere un aumento della rata. Non è ancora chiaro come un deprezzamento così generalizzato del parco immobiliare italiano andrà ad impattare sui mutui ma gli esperti del settore sono preoccupati.

Una svalutazione in blocco del valore degli immobili italiani ha un peso anche sulle aziende. Quando un’impresa ha bisogno di denaro liquido accende un’ipoteca sui suoi locali commerciali o produttivi. Se accendere l’ipoteca diventa difficile perché tali locali sono deprezzati economicamente l’azienda potrebbe trovarsi impossibilitata ad avere il finanziamento.

Il divieto di affitto e vendita fa paura e per il lavori serve un altro mutuo

Questa direttiva rischia di stravolgere il mondo immobiliare del vecchio continente e di far finire tante famiglie e imprese in difficoltà. Ad essere particolarmente problematico è il divieto di affitto e vendita che secondo gli esperti va rimosso dalle nuove formulazioni della direttiva per non bloccare il mercato immobiliare e quello dei mutui.

Per mettersi in regola con la normativa le famiglie che stanno pagando il mutuo sulla casa avranno bisogno di accenderne un altro per avere le somme necessarie ai lavori. Ma la banca sarà disposta a concedere un nuovo mutuo a chi già sta pagando il primo?

Impostazioni privacy