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Passaggio al regime forfettario: come compilare i moduli | Errori da evitare

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Bruno Galvan

Bisogna prestare attenzione alle nuove soglie di reddito per il regime ordinario e forfettario. Chi si trova a dover cambiare deve rispettare alcune procedure.

Conviene  di più il Regime ordinario oppure quello forfettario? Optare per l’uno oppure l’altro può cambiare decisamente l’impatto fiscale sul nostro reddito imponibile perché parliamo essenzialmente di due modalità contabili molto differenti.

Passaggio al regime forfettario
Passaggio al regime forfettario compilazione moduli – ilovetrading.it

Nel Regime ordinario si pagano IRPEF, addizionali e il reddito imponibile si calcola deducendo i costi dai ricavi ottenuti, nel Regime forfettario si paga solo l’imposta sostitutiva e il reddito imponibile viene calcolato applicando il coefficiente di redditività previsto per la propria attività ai ricavi conseguiti. Inoltre il Regime ordinario prevede alcune regole specifiche per la fatturazione: l’applicazione dell’IVA e l’obbligo della fattura elettronica. Anzitutto, l’IVA deve essere inserita nelle proprie fatture.

Questo significa che al prezzo del prodotto o del servizio venduto deve essere aggiunta l’IVA. Quest’imposta è pari al 22% del prezzo. Tuttavia, per alcuni prodotti la percentuale dell’IVA può essere ridotta. Ad esempio, per la carne e il pesce l’IVA è al 10% mentre per il latte e il pane l’IVA è al 4%. È previsto, inoltre, l’obbligo della fattura elettronica. Nella Legge di Bilancio 2023 sono state cambiate le soglie di reddito per quanto riguarda il regime ordinario e forfettario.

nuovi limiti dei ricavi oltre i quali i contribuenti sono tenuti ad adottare il regime di contabilità ordinaria sono i seguenti:

  • 500.000 euro, per gli esercenti attività di prestazione di servizi;
  • 800.000 euro, per le altre attività.

Per gli esercenti arte o professione, in forma individuale o associata, il regime di contabilità semplificata rappresenta il regime “naturale”, indipendentemente dal volume di compensi percepiti nell’anno precedente. Per le società di capitali, invece, il regime di contabilità ordinaria è d’obbligo.

Cosa fare se si passa da regime forfettario a ordinario nel 2023

Può accadere che si possono perdere i requisiti previsti dalla legge di Bilancio 2023 per rientrare ancora nel regime forfettario. Chi si trova nelle situazioni precedentemente descritte e con tali soglie di reddito perde lo status di forfettario per diventare ordinario. Cosa succede se si passa da un regime all’altro di contabilità? Se sfori gli 85.000 euro, ma rimani sotto i 100.000 euro: l’uscita non è immediata, ma decorre dall’anno successivo.

Se, ad esempio, nel corso del 2023 dovessi ricavi di 90.000 euro, l’uscita dal forfettario decorrerebbe da gennaio del 2024. Se superi i 100.000 euro: l’uscita è immediata e dovrai iniziare ad applicare l’imposta sul valore aggiunto (IVA) a partire dalle operazioni successive. Questa disposizione, detta “tagliola anti-evasione” è stata introdotta dalla legge di bilancio 2023.

domanda regime forfettario e ordinario
Come fare per cambiare regime da forfettario a ordinario – ilovetrading.it

Può succedere che, nonostante tutti i vantaggi offerti dal regime agevolato, per la tua attività sia più conveniente l’applicazione del regime semplificato o quello ordinario. In tal caso, che la tua attività sia nuova o già avviata, dovrai innanzitutto agire in modo da dimostrare la tua scelta: fatturazione e contabilità andranno gestite secondo le regole del regime prescelto. Inoltre dovrai comunicare la tua decisione con la prima dichiarazione annuale utile: se, ad esempio, applichi il regime ordinario nel 2023 dovrai comunicarlo nel modello IVA 2023. Va inoltre specificato che la scelta del regime, una volta effettuata, non si può cambiare per 3 anni.

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