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Arriva la pagella fiscale e il bonus per chi è in regola con le tasse | Rivoluzione del Fisco

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Paolo Trapani

Il Viceministro all’Economia Maurizio Leo ha annunciato il piano a cui lavora il governo per la riforma fiscale in Italia. Se tutto dovesse andare in porto così come riportato si tratterebbe di una vera e propria rivoluzione fiscale per il nostro Paese.

Chi è in regola col Fisco riceverà un bonus dallo Stato. Questo l’annuncio del viceministro dell’economia, Maurizio Leo, che spiegando la riforma fiscale ha sottolineato che “attirerà gli investitori esteri finora spaventati dal nostro sistema. Sono previsti premi per chi accetta il patto con il Fisco e riduzioni alle imprese che assumono“.

Bonus fiscale per chi è in regola con le tasse
Foto Ansa / il governo studia la riforma delle tasse (www.ilovetrading.it)

Per attuare la riforma, la precondizione è di ridurre il peso tributario sui contribuenti, nel pieno rispetto degli equilibri finanziari. Ma il Viceministro Leo si sofferma anche sulla nuova Ires (imposta sui redditi delle società), che “verrà realizzata all’interno del quadro di riferimento internazionale che entrerà in vigore nel 2024, con la global minimum tax. Noi faremo di più: avremo una nuova Ires, con una base imponibile più ampia e modulata su due aliquote, con l’intento di far pagare meno chi più assume e investe“.

Per la riforma necessario ridurre peso dei tributi

In particolare, il viceministro ha parlato di un’aliquota base inferiore al 24% attuale, sostenendo che “tra le debolezze del sistema Italia c’è la scarsa attrattività per gli investimenti esteri e non c’è dubbio che il regime fiscale rappresenti uno degli ostacoli maggiori”.

Il governo vuole introdurre la pagella fiscale
Viceministro annuncia la riforma fiscale – Foto Ansa – (ilovetrading.it)

Tecnicamente il nuovo fisco, a cui il governo Meloni sta pensando, si baserebbe sul sistema delle pagelle. Il Viceministro Leo spiega: “Partiamo dai soggetti più piccoli, fino a 5 milioni di ricavi/compensi, ai quali si applicano gli Isa, gli indicatori sintetici di affidabilità fiscale che attribuiscono ai contribuenti un voto“. Per fare un esempio pratico, se un soggetto fiscale ha un voto alto, lo Stato può  proporre un patto, che dovrà durare almeno due anni, così da dare certezza e stabilità al rapporto tra contribuente e Fisco. Analogamente, ad un soggetto con voto basso verrà proposto un certo livello di tassazione, più alto di quello pagato prima, così da poter sottoscrivere anche in questo caso un accordo equo e stabile con l’Erario.

Tutto questo dovrà poi integrarsi con le nuove norme annunciate dal governo in materia di sgravi fiscali e tasse cancellate per chi fa più figli. In un contesto generale come dicevamo si profila una vera e propria rivoluzione fiscale.

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