Se anche tu hai notato questi segnali forse vuol dire che il lavoro ti sta distruggendo: ascolta il tuo corpo e non potrai sbagliarti.
A tutti noi può capitare di vivere un periodo della vita particolarmente stressante. Ciò può accadere per via di una serie di situazioni personali e famigliari oppure per colpa del lavoro. Le responsabilità, i turni prolungati e i rapporti con il capo ed i colleghi possono renderci davvero la vita impossibile!
Se ti sei riconosciuto in questa breve descrizione allora vuol dire che il lavoro ti sta a poco a poco distruggendo. Non ne sei ancora convinto? Per non avere più dubbi non devi fare altro che ascoltare il tuo corpo. Questi segnali parlano chiaro: è giunto il momento di lasciarlo. Vedrai, sarà il regalo più grande che avrai fatto a te stesso negli ultimi anni.
Come abbiamo anticipato poco fa, vivere una fase particolarmente difficile e stressante al lavoro è del tutto normale. Se, però, questa condizione tende a protrarsi nel tempo allora vuol dire che c’è qualcosa che non va. In questo caso è probabile che il lavoro ti stia distruggendo un po’ alla volta e che è quindi arrivato il momento di lasciarlo.
Sicuramente non si tratta di una decisione facile da prendere, soprattutto al giorno d’oggi che il mercato del lavoro è tutt’altro che fiorente. Ad ogni modo, ricordati che la tua salute mentale e fisica vengono sempre prima di tutto il resto. Se non stai bene con te stesso non puoi rendere neppure al lavoro.
Ma quali sono i segnali che il nostro corpo ci invia affinché possiamo renderci conto di essere arrivati al limite massimo di sopportazione? Per esempio, se da un po’ di tempo a questa parte avverti una certa pressione muscolare, hai mal di stomaco, mal di testa e ti senti debole è altamente probabile che l’ansia e lo stress si siano trasferiti non soltanto a livello psichico, ma anche fisiologico.
Anche il cuore può darci una mano a capire cosa è bene fare. Tristezza, frustrazione e rabbia sono dei chiari segnali che indicano che qualcosa nella tua vita deve cambiare. Tutto questo ovviamente non fa altro che influire in maniera negativa sul nostro livello di concentrazione e sulla resa lavorativa, oltre che sulla qualità della vita privata e dei rapporti personali.
Il consiglio è, quindi, quello di darsi un po’ di tempo per capire se si tratta di una nuvola passeggera oppure, qualora i sintomi dovessero persistere, se è arrivata l’ora di agire e cambiare lavoro.
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