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Novità TARI: in questi Comuni un salasso, controlla se c’è anche il tuo

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Daniele Orlandi

Ci sono importanti novità in merito alle aliquote Tari nei comuni italiani: ecco dove la tassa sui rifiuti costerà di più. I dati diffusi dalla Uil.

Si avvicina la scadenza di una delle tasse comunali più conosciute e soggetta annualmente a variazioni, in alcuni casi, anche di non poco conto. Stiamo parlando della Tari, la tassa sui rifiuti, che in alcune località sta mettendo, da cinque anni a questa parte, a dura prova decine di migliaia di famiglie italiane.

Tari, in quali città italiane costa di più: la classifica
Tassa rifiuti, un aumento continuo da cinque anni: i dati allarmanti (Ilovetrading.it)

Il motivo? Il suo progressivo aumento registrato dalla Uil, l’Unione Italiana del Lavoro, che di recente ha reso noti i dati relativi alla Tari nonché una serie di informazioni riguardanti le città nelle quali è andata via via crescendo. Ecco dunque quali sono i comuni ad oggi più cari per quanto riguarda il pagamento di questo onere fiscale.

Pagamento Tari, gli aumenti non si fermano: ecco dove si paga di più

L’incremento medio registrato nell’arco degli ultimi cinque anni è stato del 7,7%. In soldoni stiamo parlando di circa 325 euro raggiunti, in media, nei vari comuni italiani con un aumento della tassa, tra il 2021 ed il 2022, stabilito da ben 65 città capoluogo di provincia.

Pagamento Tari, l'aliquota è stabilita dai comuni ogni anno
La classifica delle città con la Tari più bassa (Ilovetrading.it)

Se nel 2018 si pagavano in media 301 euro e nel 2021 eravamo a 313 euro, si può osservare come nel giro di pochi anni per moltissime famiglie la Tari sia divenuta un salasso di non poco conto. E a Pisa la situazione è decisamente complessa in tal senso dal momento che la media annua ammonta a ben 519 euro, seguita da Brindisi e Genova, altre città molto care con una media di 518 e 489 euro.

Diverse sono le città del Meridione che hanno fatto registrare, secondo lo studio della Uil che ha preso in esame i costi in 107 città capoluogo di provincia, significativi aumenti: si comincia con Benevento e Messina dove il costo è arrivato a 481 e 476 euro. Seguono Catania, Siracusa, Agrigento con, rispettivamente, 475, 472 e 471 euro. La classifica è chiusa da Taranto e Trapani dove i costi della Tari sono arrivati a 459 e 457 euro.

Tari, le città meno costose

Per arrivare a questi numeri lo studio ha usato una famiglia di quattro persone come riferimento, ipotizzando la residenza in un’abitazione di 80 mq ed un reddito Isee di 25mila euro. Se da un lato vi sono città costosissime, ve ne sono altre nelle quali i costi sono nettamente inferiori: questa classifica è aperta da Belluno dove le famiglie pagano, in media, la Tari solo 169 euro all’anno. Proseguiamo con Novara, Ascoli Piceno e Macerata con 174, 182 e 182 euro.

Buone le tariffe a Pordenone, Brescia e Trento con una media di 186, 187 e 189 euro. Poco al di sotto dei 200 euro ci sono anche Firenze (194 euro) e Vercelli (197 euro). Sono già diverse le proposte avanzate in seguito a questi aumenti che preoccupano cittadini ed organizzazioni sindacali: si chiede infatti di affrontare la questione dei rifiuti in modo equo senza che questa vada a gravare eccessivamente sulle famiglie italiane.

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