Scopriamo quali sono gli sbocchi lavorativi delle lauree in materie scientifiche e qual è la percentuale degli occupati e il salario medio.
Spesso sentiamo dire che le lauree in materie scientifiche offrono maggiori sbocchi occupazionali, ma è davvero così? Quali sono le reali opportunità di un laureato nelle cosiddette classi STEM? Ecco il prospetto con i tassi occupazionali, i salari medi e le professioni più scelte.
Al termine della scuola dell’obbligo molti studenti si trovano di fronte all’ardua scelta della facoltà universitaria alla quale iscriversi. Alcuni studenti hanno già le idee chiare, ma molti di loro sono incerti e temono di fare la scelta sbagliata.
Tra i parametri di valutazione relativi alla scelta di una facoltà universitaria ci sono anche gli sbocchi professionali post laurea e le reali possibilità di lavoro. Proviamo a fare il quadro della situazione e a capire effettivamente quali sono le possibili opportunità lavorative delle lauree in materie scientifiche.
Lauree in materia scientifica: facciamo il punto della situazione
Le lauree in materie scientifiche sono definite anche STEM, acronimo di Science, technology, engineering and mathematics. Circa il 24% dei giovani laureati tra 25 e 34 anni di età hanno conseguito una laurea in materie scientifiche. Questo dato emerge dalle indagini ISTAT che sottolinea anche un divario di genere.
A quanto pare gli uomini laureati in materie scientifiche sono il numero superiore rispetto alle donne. Nello specifico gli uomini rappresentano il 33,7% del totale, mentre le donne solo il 17,6%. Occorre sottolineare la differenza tra il dato italiano rispetto a quello degli altri Paesi europei. In particolare, in base alle statistiche di Eurostat, in Germania, i laureati in materie scientifiche sono il 37,7% del totale, in Francia sono il 27,6% del totale dei laureati.
Per quanto riguarda gli sbocchi occupazionali secondo lo studio della Deloitte gli ambiti professionali più ricercati sono front end web development, backend web development, cybersecurity, database management.
Ad ogni modo, sempre secondo l’ISTAT, il tasso occupazionale delle persone comprese tra 25 e 64 anni che hanno affrontato un percorso di studi in materie scientifiche è dell’85,3%. Per i laureati nell’area umanistica, invece, il tasso occupazionale è inferiore, ovvero del 75,9%.
Se poi diamo un’occhiata alla retribuzione, questa è perfettamente in linea con la media nazionale, dunque anche per i neo-laureati il salario oscilla tra i 1200 e i 1500 euro al mese. Tuttavia, rispetto ad altre professioni, le prospettive di crescita sono davvero interessanti.