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Confermata tassa europea sulla casa da 50.000 euro | Famiglie nel panico

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Marina Nardone

Il Governo ha appena dato la conferma su una tanto temuta tassa europea. Un importo che ha spinto le famiglie nel panico più totale.

Il 2030 è la data limite entro la quale i nostri edifici residenziali vanno adeguati secondo le regole stabilite dalla Direttiva Case Green. La domanda però nasce spontanea, quanto costa ristrutturare casa nel 2023? La risposta ce la dà l’Associazione Oice nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’impatto ambientale dei vari incentivi in materia edilizia.

Italiani nel panico a causa di una nuova tassa
L’ennesima tassa sulle case- Ilovetrading.it

Il presidente di Oice Giorgio Lupi e il direttore generale Andrea Mascolini hanno ribadito quanta importanza abbiano e quali aspetti positivi ci siano nel Superbonus, spiegando inoltre, l’ingente spesa sostenuta e l’aumento delle materie prime legate all’utilizzo del bonus. Il Superbonus rimane attivo con un aliquota ridotta al 90% e non per tutti i soggetti in quanto hanno bloccato la cessione dei crediti e lo sconto in fattura.

Seconto Istat ed Enea, circa 7 milioni di edifici dovranno essere ristrutturati per adeguare la classe energetica passando da “G” e “F” alla classe “E” entro il 2030 per salire alla classe “D” entro il 2033. Il presidente Giorgio Lupi afferma: “se si parte dalla considerazione che con il Superbonus sono stati trattati meno di 0,5 mln di edifici in tre anni, spendendo circa 85 miliardi di euro e impegnando buona parte della capacità produttiva del settore delle costruzioni, è difficile immaginare che una qualsiasi altra misura possa fare largamente meglio in termini di risultati”

Quali lavori dovremo eseguire per adeguarci alla direttiva casa green

Oice, per spiegare meglio quanto costa una ristrutturazione nel 2023 in modo da risparmiare energia e denaro ha provato una ristrutturazione tipo.Italiani nel panico a causa di una nuova tassa

Case green- Ilovetrading.itL’appartamento analizzato si trova in un complesso anni ’80 con una grandezza di circa 400 metri. Ubicato a 5 piani fuori terra con appartamenti di superficie media di 105 mq. Il passaggio da una classe G alla D coibentando le pareti, copertura, eccetera, è stimato in 40.000 euro. Se invece parliamo di sostituire anche infissi, caldaia e impianto voltaico, si dovrà aggiungere circa 15-20 mila euro. Il tutto complessivo di IVA al 10% e spese tecniche. Inserendo anche gli interventi di miglioramento sismico, si va a spendere circa 55 mila euro ad appartamento.

L’idea è quella di temporeggiare al fine di richiedere un piano nazionale di aiuto economico strutturale da parte dello Stato.  A livello europeo si sta ipotizzando una riqualificazione cosi ampia e dai costi altissimi che non si può pensare  di proporlo ai proprietari di appartamenti senza un robusto intervento da parte dello Stato.

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