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Dopo l’esproprio green delle case arriva quello sulle auto: la decisione dell’Unione Europea

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Bruno Galvan

L’Unione Europea ha adottato delle misure per la transizione ecologica. La situazione dell’Italia per quanto riguarda casa green e auto elettriche non è facile.

Lo scorso 14 luglio l’Unione Europea ha varato il maxi pacchetto denominato “Clima fit for 55” per quanto riguarda la transizione ambientale necessaria per salvaguardare il futuro delle nazioni che passa necessariamente dalla riduzione dell’inquinamento passando da politiche e norme green.

Dopo l'esproprio green delle case arriva quello sulle auto
Stop auto diesel e benzina dal 2023: le novità – Ansa- ilovetrading.it

Fit for 55 cambierà profondamente il modo in cui usiamo e in alcuni casi abusiamo dell’energia. Il pacchetto contiene 12 iniziative, sia modifiche di legislazioni esistenti sia nuove proposte. Tra queste troviamo:

  • La modifica della Direttiva sull’efficienza energetica, reitera il principio che l’efficienza energetica debba essere la prima priorità e richiede agli Stati membri una riduzione del 39% della energia primaria rispetto al 1990. Tale obbiettivo diventa obbligatorio e si tradurrà in un consumo non superiore a 1023 milioni di tonnellate equivalenti petrolio per il 2030. Un elemento fondamentale del risparmio energetico dovrà provenire dagli edifici per il cui efficientamento potranno essere utilizzati i fondi del Recovery Plan.
  • La revisione della Direttiva sulle rinnovabili che aumenta l’obbiettivo del contributo di tali fonti al mix energetico dal 32 al 40% per il 2030. L’obbiettivo più ambizioso potrà contare sulla riduzione dei costi per le rinnovabili, riduzione che ha permesso nel 2019 al solare e all’eolico di produrre congiuntamente più elettricità del carbone nell’Unione europea.
  • La revisione del sistema di scambio delle emissioni (Emission Trading System) che funziona secondo il principio di una limitazione delle emissioni per le 10000 installazioni coperte dal meccanismo stesso. Le emissioni sono ridotte ogni anno e le installazioni possono cedere o acquistare “allowance” a seconda che abbiano ecceduto o diminuito le emissioni garantendo. La revisione dell’ETS proposta incrementa la percentuale di riduzione annuale.

In questa ottica entro il 2030 la transizione ecologica prevede l’addio definitivo alle automobili a diesel per lasciare spazio a quelle elettriche. Stesso discorso anche per le case green. Vediamo nel dettaglio cosa prevede la normativa.

Case green e addio auto diesel: cosa cambierà dal 2030

La direttiva UE sulle case green prevede che gli edifici residenziali esistenti siano in classe energetica E entro il 2030 e in D entro il 2033.

Dopo l'esproprio green delle case arriva quello sulle auto
Case green, cosa cambia dal 2030 – ilovetrading.it

Già dal 2028 quelli nuovi, invece, dovranno essere a emissioni zero. Entro il 1 gennaio 2030 gli edifici residenziali devono ottenere almeno la classe energetica E, almeno la D entro il 2033, passando quindi da un consumo di 91-120 chilowattora a 71-90 per metro quadrato, fino poi a raggiungere le zero emissioni entro il 2050.

In Italia sono molti gli edifici che dovranno essere ammodernati con relativi costi. In tal senso ricordiamo che il Governo ha ridotto il Superbonus rendendolo molto più difficile per chi volesse beneficiarne.

Per quanto riguarda le auto elettriche, l’Unione Europea ha previsto che entro il 2030 dovranno solamente circolare quelle elettriche. La situazione dell’Italia in tal senso non è ancora delle migliori perchè mancano strutture per poter ricaricare costantemente le auto in questo momento ibride e sembra molto difficile poter recuperare questo gap nel giro di 7 anni rispetto agli altri Paesi che invece hanno adottato già negli anni scorsi una politica green importante per ridurre l’inquinamento.

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