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Vacanze: arriva la Guardia di Finanza se fai questo errore sui contanti | Allarme limiti da non superare

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Bruno Galvan

Quando si va in vacanza bisogna dare un’occhiata ai contanti che portiamo con noi. C’è un limite previsto dalla Legge.

L’estate è ormai alle porte e con il suo arrivo scatta d’obbligo parlare di vacanze. Quest’anno ci sarà la ripresa vera e propria dell’intero comparto turistico nel nostro Paese dopo il periodo post Covid in cui le prenotazioni sono state un po’ a singhiozzo. A questo boom fa da contraltare un aspetto di non poco conto.

Guardia di finanza
Guardia di Finanza – ilovetrading.it

Rispetto al periodo pre Covid una vacanza nel nostro Paese oggi costa quasi il doppio. Un dato allarmante che in qualche modo rischia di frenare il nostro turismo favorendo invece la concorrenza di altre nazioni. C’è chi per esempio, a parità di condizioni, decide di non restare in Italia per godersi un periodo di relax ma preferisce andare in zone balneari straniere perchè i prezzi sono decisamente più bassi.

Ragion per cui la vacanza made in Italy rischia di essere un lusso solo per i redditi medio alti mentre le fasce più deboli rischiano praticamente di restare a casa senza potersi nemmeno permettere un giorno al mare anche perché, così come sono lievitati i prezzi dei soggiorni in strutture alberghiere, c’è da registrare anche un’impennata di prezzi dei lidi.

Quanti soldi contanti posso portare in aeroporto dall’Italia?

Per gli italiani che decideranno di fare vacanza all’estero bisogna tenere presente un dettaglio di fondamentale importanza. Ci riferiamo ai soldi contanti che si possono portare dall’Italia. Non tutti conoscono i limiti imposti dalla Legge. Le sanzioni sono davvero molto pesanti per chi non rispetta le norme a riguardo.

Dicevamo come la Legge preveda dei limiti obbligatori per quanto riguarda il denaro contante in aeroporto. Il trasferimento di denaro, assegni e altri valori mobiliari da e per l’Italia è stato liberalizzato. La Legge dice che fino a 10.000 euro la somma può essere trasferita senza alcuna tipologia di formalità. Se invece si supera questo limite, il viaggiatore dovrà compilare una dichiarazione doganale al fine di prevenire attività di riciclaggio di denaro sporco oppure altre tipologie di attività illecite.  La dichiarazione doganale è disponibile presso gli uffici doganali ed è scaricabile dal sito dell’Agenzia delle Dogane. Il modello deve essere consegnato alla dogana di transito, che compila la parte di sua competenza e controfirma la dichiarazione.

Vacanze: arriva la Guardia di Finanza se fai questo errore sui contanti | Allarme limiti da non superare
Limite contanti in aeroporto – ilovetrading.it

Una copia viene trattenuta dall’ufficio doganale, l’altra copia la riceve il viaggiatore. Se il trasferimento di denaro avviene mediante plico postale o equivalente, la dichiarazione va presentata all’ufficio postale o al fornitore del servizio postale all’atto della spedizione ovvero nelle 48 ore successive al ricevimento.

Il dichiarante deve aver cura di portare con sé, nei passaggi di frontiera, la sua copia della dichiarazione. La dichiarazione va effettuata ad ogni passaggio di frontiera, anche se si portano al seguito valori già dichiarati in precedenti viaggi. In pratica se un viaggiatore esce dall’Italia con 15.000 Euro e vi rientra con la stessa somma, dovrà presentare una dichiarazione di valuta sia in uscita che in entrata.

Cosa si rischia se supero limite contanti in aeroporto?

Le sanzioni previste per coloro che hanno con sé più di 10.000 euro contanti e non hanno compilato nemmeno la dichiarazione doganale sono molto restrittive. La Legge prevede infatti:

  • il sequestro amministrativo nel limite del 40% dell’importo eccedente il limite fissato
  • l’applicazione di una sanzione amministrativa, fino al 40% dell’importo eccedente il limite fissato, con un minimo di 300 euro
  • l’importo sequestrato, nell’eventuale misura eccedente le sanzioni applicate dal ministero dell’Economia e delle Finanze, è restituito agli aventi diritto che ne facciano richiesta entro cinque anni dalla data del sequestro.
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