Redazione

Disclaimer

Privacy Policy

Foglio informativo analitico, non tutti sanno cosa sia ma può salvare i tuoi soldi | La guida essenziale

Foto dell'autore

Claudia Savanelli

I risparmiatori farebbero bene a controllare il Foglio informativo analitico per non rischiare di perdere i propri soldi. Ecco di cosa si tratta.

I Buoni fruttiferi postali (abbreviati con la sigla BFP) sono prodotti finanziari emessi da Cassa depositi e prestiti (CDP) e distribuiti da Poste Italiane. Si tratta di strumenti di investimento considerati sicuri e a basso rischio perché non seguono le regole dei mercati finanziari.

Cosa è il foglio informativo analitico
Foglio informativo analitico: che cosa è e perché è utile (ilovetrading.it)

Tra l’altro rappresentano una delle tipologie di investimento scelto dagli italiani sia perché lo Stato garantisce la restituzione di tutto il capitale e degli interessi maturati sia perché sono semplici e di facile gestione. Esistono diversi tipi di Buoni fruttiferi postali ciascuno con il suo specifico tasso di rendimento e una sua scadenza.

Quest’ultima è molto importante perché indica la durata del buono ed è il punto di partenza per poter ritirare la somma accumulata prima della prescrizione. La prescrizione, quindi, è il termine ultimo entro il quale il sottoscrittore potrà ritirare i soldi senza il rischio di perderli. Di solito, tra scadenza e prescrizione devono passare 10 anni.

Rimborso dei Buoni fruttiferi postali prescritti se manca il Foglio informatico analitico

Per conoscere tutte le caratteristiche del Buono postale e quindi i termini di scadenza e prescrizione bisognerà leggere il Foglio informativo analitico (FIA). Però, per capire questo documento così importante bisogna segnalare la recente sentenza numero 33 del Giudice di pace di Penne, comune della provincia di Pescara.

Rimborsi dei soldi Buoni postali
Buoni fruttiferi postali: è possibile ottenere i rimborsi in mancanza del FIA (ilovetrading.it)

Ecco cosa è successo. Un sottoscrittore di due Buoni fruttiferi postali emessi nel 2006 ha richiesto a Poste Italiane il rimborso del capitale e degli interessi maturati. Per Poste Italiane il rimborso non era dovuto poiché i buoni erano prescritti essendo trascorsi più di 10 anni dalla scadenza.

La questione è passata davanti al Giudice di pace che, invece, ha dato ragione al titolare dei Buoni postali rigettando le motivazioni di Poste Italiane e obbligando la società a erogare il dovuto rimborso. Nello specifico, per il Giudice di pace di Penne il titolare dei Buoni postali ha ragione perché al momento della sottoscrizione non aveva ricevuto il Foglio informativo analitico sul quale era indicata la scadenza e le altre caratteristiche del buono.

Il risparmiatore, dunque, non era in grado di conoscere né le condizioni e né la scadenza dei buoni. Inoltre quest’ultima non era segnalata neanche sui Buoni stessi e non si poteva pretendere che trovasse tutte le informazioni sulla gazzetta Ufficiale. Di conseguenza, Poste Italiane deve risarcire il titolare per omessa consegna del FIA.

Impostazioni privacy