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Curriculum falso, ecco cosa si rischia: non solo multe salatissime

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Marina Nardone

Falsificare il proprio curriculum è un vero e proprio reato, un truffa e falso ideologico, ai danni del datore di lavoro: cosa si rischia.

Non tutti sono a conoscenza del fatto che scegliere di falsificare un curriculum è un vero e proprio reato. In molti spesso inseriscono informazioni sbagliate senza sapere cosa potrebbe accadere in seguito. Purtroppo però spesso si sottovalutano le conseguenze pensando che mentire su le effettive competenze non sia un problema grave. Il datore di lavoro, durante il periodo di prova, può accorgersi che ci sono differenze di competenze e può decidere di controllare.

I rischi della falsificazione di un curriculum
Cosa accade se si falsifica un curriculum- Ilovetrading.it

È capitato a tutti di pensare di falsificare il proprio curriculum per poter lavorare in un determinato ambito, una soluzione per cercare di avere una chance in più di ottenere un posto di lavoro tanto ambito. Ma la pratica è reato e può portare a conseguenze molto gravi come una sanzione disciplinare o il licenziamento se sei in una categoria professionale e la reclusione fino a 3 anni e una multa fino a 2.000 euro.

Curriculum falso, quando scatta il reato

Il reato scatta quando ricorrono specifiche condizioni, non basta solo aumentare le competenze o i voti conseguiti, ma si deve fornire falsa documentazione per convincere il datore di lavoro ad ottenere una retribuzione più alta, congrua alle competenze dichiarate e dunque alla mansione che si andrà a svolgere.

I rischi della falsificazione di un curriculum
Curriculum falso- Ilovetrading.it

Il reato di truffa infatti dice: “chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da cinquantuno euro a milletrentadue euro.” Una sanzione a dir poco sostanziosa se si pensa a quanto sia difficile oggi arrivare a fine mese e riuscire a far quadrare i conti.

Le conseguenze di un curriculum vitae falso cambiano se il fatto avviene per poter accedere ad un concorso pubblico e in un rapporto di lavoro privato. Nel primo caso, si violano le disposizioni stabilite dal bando di concorso che si sono accettate in fase di candidatura. Questo caso viene descritto come falso ideologico a cui fa seguito la reclusione fino a due anni.

Se invece il rapporto di lavoro è privato, il datore di lavoro potrebbe chiedere subito il licenziamento per giusta causa, senza preavviso. Inoltre, tale datore di lavoro potrebbe fare causa all’ex dipendente e chiedere la restituzione degli stipendi presi indebitamente.

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