In merito al seggiolino in auto la legge è piuttosto chiara. Se commetti questo errore, il tuo bambino non è al sicuro.
Per trasportare in auto un bambino è necessario essere muniti degli appositi dispositivi di sicurezza secondo quanto stabilito dalla legge italiana e europea. Si tratta di una accortezza necessaria e obbligatoria, che permette di tutelare il piccolo in caso di incidente o frenata a brusca.
A partire dal 7 ottobre 2019, è in vigore la legge numero 117, che prevede un obbligo ben preciso per i genitori che hanno un bambino fino ai quattro anni d’età. Si tratta di un ulteriore dispositivo di sicurezza che deve essere assolutamente utilizzato, pena l’applicazione di multe molto salate. Qual è il dispositivo di sicurezza ulteriore che deve essere utilizzato in auto? Quali sono i rischi che si corrono in caso di mancato utilizzo?
Seggiolino in auto: un errore può costare davvero caro
Il seggiolino in auto è obbligatorio per tutti i bambini al di sotto dei 125 cm di altezza. Inoltre, la disciplina stabilisce che il seggiolino auto debba essere rivolto in senso contrario a quello di marcia fino al quindicesimo mese di vita del bambino.
In base a quanto previsto dalla normativa italiana, guidare un veicolo con un bambino senza seggiolino determina l’applicazione di una multa che va da 80 a 333 euro e la decurtazione di 5 punti della patente. Tuttavia, dal 2019 è attivo un nuovo obbligo che vale per i bambini fino ai 4 anni di età: il seggiolino deve essere munito di un sistema anti abbandono.
Purtroppo quest’obbligo si è reso necessario alla luce dei numerosi casi di morti di minori, dimenticati in auto dai loro genitori. Affinché il sistema sia a norma di legge è necessario che sia in grado di attivarsi automaticamente, quando il bambino viene messo sul seggiolino. Inoltre, il dispositivo deve inviare un segnale che confermi la sua attivazione.
Il dispositivo anti abbandono deve avere un allarme che emette segnali visivi o acustici e deve essere compatibile con gli attacchi delle cinture di sicurezza. Quando il dispositivo venne introdotto, lo Stato pensò anche all’erogazione di incentivi che sono terminati il 31 dicembre 2020 e che prevedevano il riconoscimento di €30 a dispositivo.
Ad ogni modo, il mancato rispetto di quest’obbligo di legge espone il conducente al rischio di ricevere una sanzione che va da 81 a 326 euro, più la decurtazione dei cinque punti della patente. Nel caso in cui l’infrazione dovesse essere commessa più volte in due anni, è prevista la sospensione della patente per 15 giorni.