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Come dividere l’eredità quando manca il testamento: si rischia grosso se si sbagliano le cose

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Paolo Pontremolesi

Conoscere cosa prevede la legge in questi casi è importante per proteggere i propri interessi e quelli dei propri cari.

La legge italiana prevede che il patrimonio di una persona che viene a mancare vada in “successione“, termine con cui si definisce il processo di ripartizione dei suoi bene tra gli eredi. Quando la persona defunta ha preparato un testamento, la successione viene definita “testamentaria“. Quando però manca un testamento valido, le cose possono diventare più complicate e si rischia di incappare in situazioni difficili da gestire.

come funziona l'eredità senza testamento
La legge prevede disposizioni molto chiare in caso di mancanza di un testamento – ilovetrading.it

La successione che avviene senza un testamento si definisce “ereditaria” o “legittima“. Quando si hanno situazioni di questo tipo, la legge prevede che vengano individuati tutti i possibili successori della persona defunta: coniuge, figli e tutti i parenti fino al sesto grado di parentela. Le modalità con cui vengono stabilite le singole quote, però, è più complicata di quanto si possa pensare. Vediamola insieme.

Ecco chi riceve l’eredità se non c’è un testamento

Nel caso in cui il defunto abbia figli, al coniuge spetta sempre la metà dell’eredità. L’altra metà viene divisa equamente tra i figli. Se quindi si è in presenza di un unico figlio, a lui spetterà tutta la metà. Se sono presenti più figli, la divideranno in parti uguali tra di loro.

Se invece non ci sono figli, l’eredità viene divisa tra il coniuge e gli altri familiari diretti del defunto, quindi fratelli, sorelle e genitori, se ancora in vita. In questo caso, il coniuge riceve due terzi dell’eredità. I familiari si dividono tra loro il rimanente terzo dell’eredità, ma i genitori hanno sempre diretto a un quarto dell’eredità.

come si fa quando non c'è un testamento
L’eredità senza testamento va in successione a tutti i possibili eredi del defunto – ilovetrading.it

Se invece il defunto non ha coniuge o figli, l’eredità viene divisa tra genitori e fratelli sempre tenendo in considerazione che ai genitori va riservata la metà dell’eredità.

C’è un’ulteriore specifica da fare. Come abbiamo detto, l’eredità del defunto va in successione ai suoi figli e, in alcuni casi, ai suoi fratelli. Se però, per qualsiasi motivo, alcuni dei suoi figli o dei suoi fratelli fossero morti ancor prima di lui, bisognerebbe considerare nella linea di successione anche i loro rispettivi discendenti. Questo significa che l’eredità di un nonno che viene a mancare deve essere spartita anche tra i suoi nipoti nel momento in cui il padre di quei nipoti (e il figlio del nonno defunto) non sia più in vita.

In ogni caso, le persone che si apprestano a ricevere un’eredità devono considerare che con l’accettazione non si ricevono solo i beni del defunto, ma anche gli eventuali debiti. A tutti i beneficiari dell’eredità, a qualsiasi livello di successione, è richiesto in caso di accettazione di farsi carico sia dei beni che dei debiti.

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