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Contratto d’affitto e spese condominiali: nuove regole sono una stangata

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Giuseppe F.

Cosa succede se nel contratto d’affitto vengono indicate spese condominiali non corrispondenti al reale importo da pagare? Ecco le regole vigenti.

Bisogna partire dal fatto che la ripartizione delle spese condominiali, di norma, non è specificata nel contratto di affitto. E questo perché la legge stabilisce la divisione delle spese fra inquilini e proprietari. La normativa generale vuole dunque che le spese condominiali siano pagate a metà fra locatore e locatario.

Spese condominiali contratto affitto
Spese condominiali e contratto d’affitto: problemi per il locatario – ilovetrading.it

Poi, situazione per situazione, le parti possono scegliere di accordarsi diversamente. Ed ecco perché il più delle volte l’affittuario paga anche le spese condominiali. Capita però che per il condominio la spesa venga calcolata a consuntivo e che sia determinante il numero di persone occupanti segnate nel contratto di affitto.

Quando il numero degli occupanti non corrisponde però alla realtà, un affittuario potrebbe quindi pagare un condominio superiore, anche se, di fatto, dovrebbe essere avvantaggiato da consumi più contenuti.

La spesa condominiale, in generale, può essere deliberata dall’assemblea, tenendo appunto conto del contratto d’affitto, ma anche guardando al numero dei reali occupanti di un immobile. In questo senso, laddove ci fosse incongruità fra numero di occupanti segnati nel contratto e occupanti fattuali, i condomini dovrebbero sempre pagare le spese condominiali in base alla contingenza reale.

Spese condominiali, incongruenze fra occupanti reali e occupanti segnati nel contratto d’affitto: come si risolve l’impasse

Nel caso di contratto di locazione di un bene immobile posto all’interno di un condominio, il soggetto obbligato nei confronti del condominio è il locatore, o il titolare di altro diritto reale. Quindi è sempre il proprietario il soggetto obbligato a pagare le spese condominiali e a essere convocato in assemblea. Per questo è proprio il locatore che riceve il rendiconto e gli eventuali solleciti di pagamento.

Contratto d'affitto: pagare troppo di spese condominiali
Spese condominiali troppo alte rispetto al contratto d’affitto – ilovetrading.it

Quindi la spesa deliberata non corrispondente alla realtà dovrebbe sempre dirsi illegittima. In questo senso può essere contestata. Ma le tempistiche per la contestazione sono molto dilatate. Di norma, il termine per impugnare una delibera condominiale è di trenta giorni (cfr. art. 1137, comma 2 del codice civile). E decorre dalla data dell’assemblea per i condomini dissenzienti o astenuti e di comunicazione della deliberazione per gli assenti.

Se dunque la delibera di riparto spese condominiali è stata notificata più di trenta giorni prima non è più possibile la relativa contestazione. L’inquilino può anche chiedere al proprietario di casa di essere risarcito con un conguaglio. Quando si stipula un contratto di locazione capita spesso. Nel caso in cui il proprietario sovrastimi le spese condominiali dovrà per forza restituire le somme in surplus versate dall’inquilino.

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