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Amministratore che non fa il suo dovere o è negligente: come difenderti | Tutela i tuoi diritti

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Paolo Ferrò

Ecco una panoramica completa delle azioni che potete intraprendere per affrontare questa pericolosa situazione.

Prima di addentrarci nel dettaglio delle possibili azioni da intraprendere, è fondamentale comprendere quali siano i doveri e le responsabilità di un amministratore condominiale. Questa figura ricopre un ruolo cruciale nella gestione e nell’amministrazione del condominio, e le sue responsabilità possono variare in base alla legislazione locale e al regolamento condominiale.

Amministratore negligente sanzioni
Un amministratore condominiale negligente può incorrere in serie sanzioni penali – ilovetrading.it

Di seguito, elenchiamo alcuni dei principali doveri dell’amministratore condominiale:

  • Convocazione e gestione delle assemblee condominiali.
  • Raccolta dei contributi condominiali e gestione delle spese comuni.
  • Manutenzione e conservazione delle parti comuni.
  • Rappresentanza legale del condominio.

È importante consultare il regolamento condominiale specifico e le leggi locali per una lista esaustiva dei doveri dell’amministratore nella vostra giurisdizione.

Attenzione a alcuni segnali potenzialmente allarmanti

È consigliabile inoltre di valutare attentamente la situazione e determinare se l’amministratore non sta adempiendo effettivamente ai suoi doveri o se si tratta di un semplice malinteso o di un periodo di difficoltà temporaneo.

Amministrare un condomino
L’importanza di un amministratore di condominio non è da sottovalutare – ilovetrading.it

Ecco alcuni segnali che potrebbero indicare un mancato adempimento dei doveri da parte dell’amministratore:

  • Ritardi o mancate convocazioni delle assemblee condominiali.
  • Mancanza di trasparenza nella gestione delle finanze condominiali.
  • Negligenza nella manutenzione e riparazione delle parti comuni.
  • Assenza di risposta o soluzioni inefficaci alle richieste e alle problematiche dei condomini.

L’inadempienza dell’amministratore condominiale può portare a delle conseguenze, ad esempio, nel caso in cui al termine di 180 giorni l’amministratore non abbia redatto il rendiconto, sussiste un’ipotesi di grave irregolarità che giustifica la revoca giudiziale.

Infatti, l’articolo 1130, n. 10, del codice civile impone che l’amministratore deve redigere il rendiconto e convocare l’assemblea. In mancanza di questo, si costituisce una inadempienza dell’amministratore. Inoltre, l’articolo 1129, comma 14, del codice civile stabilisce che nel momento della nomina e del suo rinnovo, l’amministratore stesso deve specificare l’importo dovuto per l’attività da lui svolta, in mancanza di questo elemento non gli sarà dovuta alcuna indennità.

Va sempre ricordato, comunque, che il condominio ha bisogno di essere provvisto di prove concrete prima di valutare di muoversi contro un amministratore, altrimenti si incorre in uno scenario come quello della sentenza emessa dal tribunale di Roma dell’8 giugno del 2023 in cui un condominio è stato condannato al pagamento di spese legali per aver accusato l’amministratore senza sufficienti prove. Il condominio, infatti, si era limitato a citare un documento firmato dall’ex amministratore senza però fornire ulteriori prove delle sue cattiva gestione.

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