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Con una percentuale di invalidità al 90% qual è l’importo dell’assegno? La verità e tutte le agevolazioni

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Samanta Airoldi

Che cosa spetta ad una persona con un’invalidità certificata del 90%? Vediamo insieme tutte le agevolazioni previste.

L’invalidità al 90%, pur essendo molto alta, è comunque considerata invalidità parziale. In questo articolo vi spieghiamo nei dettagli quali sono le agevolazioni previste per chi ha questa percentuale di invalidità.

Invalidità al 90%
L’invalidità al 90% è invalidità parziale/ Ilovetrading.it

A meno di non avere una percentuale di invalidità pari al 100%, una persona è considerata parzialmente invalida. La percentuale non è determinata dai medici che hanno in cura il soggetto ma da una commissione Asl e da un medico dell’Inps i quali vedono quella persona solo una volta e per un tempo relativamente breve. L’invalidità al 90% consente, comunque, di poter beneficiare della legge 104 e di tutti i relativi permessi. Non solo: si ha diritto a diversi altri benefici.

Invalidità al 90%: tutte le agevolazioni

Pur essendo considerata invalidità parziale, l’invalidità al 90% dà diritto a parecchie agevolazioni. Vediamole tutte.

Invalidità al 90% agevolazioni
Agevolazioni per chi è invalido al 90% / Ilovetrading.it

Per prima cosa è possibile avere l’assegno ordinario di invalidità. Per ottenerlo, tuttavia, è necessario aver versato almeno 5 anni di contributi di cui almeno 3 prima di presentare la richiesta. L’importo varierà in base ai contributi versati e avrà una durata di 3 anni ma dopo il terzo rinnovo diventerà permanente. Chi, invece, non lavora e non ha, quindi, contributi, può ricevere la pensione di invalidità civile il cui importo è pari a 313,91 euro per il 2023. Per riceverla, però, la persona invalida deve avere un reddito annuo inferiore a 5.391,88 euro. Al compimento dei 67 anni si riceverà l’assegno sociale.

Con un’invalidità al 90% si ha diritto anche al prepensionamento. Gli uomini potranno andare in pensione a 61 anni e le donne a 56. Se, però, l’invalidità riguarda la vista allora l’età pensionabile scende a 56 per gli uomini e 51 per le donne. Non solo: per ogni anno lavorato dopo il riconoscimento dell’invalidità da parte dell’Inps, il contribuente avrà 2 mesi di “sconto” finalizzati alla pensione anticipata. Inoltre con un’invalidità al 90% si può fruire delle misure di prepensionamento Ape sociale o di Opzione donna.

Non si ha diritto, invece, all’indennità di accompagnamento riservata solo a chi è invalido al 100%. L’invalidità al 90% dà diritto ai permessi previsti dalla legge 104: tre giorni al mese oppure due ore ogni giorno. Si possono anche chiedere fino a 30 giorni l’anno per seguire cure relative alla propria disabilità. I benefici non finiscono qui. Chi ha un’invalidità certificata pari al 90% ha diritto a ricevere ausili medici gratuiti e all’esenzione totale del ticket.

L’invalidità al 90% dà la priorità nell’assegnazione degli alloggi popolari e dà diritto ad essere inseriti nelle liste delle categorie protette per trovare più facilmente un impiego. Si possono avere agevolazioni anche sul pagamento della tassa sui rifiuti ma questo dipende dal Comune di residenza. Infine con un’invalidità al 90% un soggetto ha diritto a ricevere contributi per l’eliminazione di eventuali barriere architettoniche nell’edificio in cui vive. Ricordiamo anche che con l’invalidità al 90% si può ottenere l’assegno di inclusione.

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