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Multe e raccomandate via Pec: se non fai subito questa cosa finisci in grossi guai e non lo sai

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Antonia Festa

È attivo il nuovo registro pubblico in cui i cittadini devono trascrivere la propria PEC per ricevere le comunicazioni dalla Pubblica Amministrazione.

Dal 6 luglio è partito INAD, l’Indice Nazionale dei Domicili Digitali. Si tratta di un sistema attraverso il quale i cittadini possono registrare il domicilio digitale (per esempio la Pec), per ricevere tutti gli avvisi ufficiali da parte della Pubblica Amministrazione.

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A cosa serve il domicilio digitale? (ilovetrading.it)

Le Pubbliche Amministrazioni, dunque, si serviranno del domicilio digitale per le comunicazioni con valore legale. In altre parole, si tratta della principale modalità tramite la quale gli Enti comunicheranno con i cittadini. Quali sono i vantaggi della nuova piattaforma?

INAD: ricevere comunicazioni dalla Pubblica Amministrazione non è mai stato così semplice

Le agevolazioni derivanti dall’introduzione di INAD e del domicilio digitale sono molteplici. In particolare:

  • tempestiva ricezione. Tramite tale sistema, l’Amministrazione che manda avvisi riceve la conferma immediata della ricezione del messaggio da parte dell’utente. In questo modo, le segnalazioni sono più veloci ed efficaci;
  • abolizione dei costi di stampa, spedizione e invio delle comunicazioni tramite cartaceo;
  • notifiche automatizzate, che garantiscono la trasmissione delle comunicazioni in maniera efficiente e rapida;
  • risparmio di tempo. Grazie al domicilio digitale, il cittadino non deve più attendere la ricezione fisica della documentazione ;
  • indice nazionale. La legge stabilisce la predisposizione di un indice nazionale pubblico dei domicili digitali delle persone fisiche, tramite il quale è possibile scovare tutti i domicili digitali per le comunicazioni ai cittadini.
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Il domicilio digitale ha molti vantaggi (ilovetrading.it)

Iscriversi a INAD è molto semplice e gratuito e basta avere una casella PEC personale. Bisogna accedere al sito domiciliodigitale.gov.it tramite identità digitale SPID, CIE o CNS e cliccare sull’icona “Attiva il tuo domicilio“. Dopo il login, la visione dell’informativa privacy e l’indicazione di un valido indirizzo di e-mail, è possibile inserire il proprio domicilio digitale. Al termine della registrazione, sarà necessario specificare l’indirizzo PEC scelto come domicilio digitale.

Chi può usufruire del nuovo servizio di domicilio digitale?

Il domicilio digitale è riservato a varie categorie di soggetti. Nello specifico, a:

  • persone fisiche che hanno compiuto 18 anni;
  • professionisti che svolgono una professione che non prevede ordini, albi o collegi, ai sensi della Legge n. 4/2013;
  • Enti di diritto privato che non sono obbligati all’iscrizione nell’INI-PEC.

Con l’utilizzo del domicilio digitale, tali categorie possono godere di una serie di benefici, come nel caso di invio di una raccomandata. Il documento, infatti, può essere ricevuto e consultato in qualsiasi momento, senza dover attendere la ricezione a casa del documento cartaceo.

Tutte le comunicazioni con valore legale della Pubblica Amministrazione, dunque, possono essere notificate immediatamente e semplicemente tramite la casella di Posta Elettronica Certificata, garantendo una corretta, comoda e immediata comunicazione tra gli Enti e i cittadini.

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