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Acquisto prima casa, quanto costa la parcella del notaio: i numeri veri sono questi

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Nausicaa Tecchio

Quando arriva il momento di acquisire la prima casa di proprietà il primo passo sono le imposte da pagare. 

Durante l’acquisto di un immobile la figura del notaio ha un grosso rilievo. Non solo perché la sua firma certifica la proprietà effettiva della casa da parte dell’acquirente ma garantisce l’assenza di ipoteche pendenti sulla struttura. Anche nel caso si stipuli un mutuo è necessario che il notaio sia presente perché l’atto acquisti pubblica fede e soprattutto garantisce assistenza legale in caso sorgano problemi in futuro. Rivolgersi a questo professionista è un obbligo di legge, ma la parcella del notaio fa tremare molti. Meglio però dare un’occhiata ai numeri veri.

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L’acquisto di una casa è una base per il proprio futuro ma prevede delle spese. (ilovetrading.it)

Al notaio innanzitutto vanno corrisposti sia il suo onorario vero e proprio che le imposte da versare all’Agenzia delle Entrate. Il primo copre la stipulazione del contratto che di tutta la documentazione necessaria all’acquisto della casa e lo stabilisce il professionista. Anche se la somma si concorda in media ci si può aspettare che il legale chieda tra i 1500 e i 2000 euro solo per il proprio lavoro.

Ovviamente il notaio è tenuto a presentare un preventivo al cliente dove indicare sia l’onorario che l’ammontare delle imposte di acquisto. Quando si sceglie lo studio a cui rivolgersi meglio leggerlo attentamente, e informarsi per i costi notarili scalabili ai fini IRPEF. Le detrazioni sono pari al 19%.

Le imposte che rientrano nella parcella

All’onorario si vanno a sommare l’imposta di registro, la catastale e l’ipotecaria. La prima ammonta al 2% del valore catastale dell’immobile che si va ad acquistare. Questo vale però se il venditore è un privato mentre si sale al 9% in caso l’immobile lo si compri da un’impresa. Dipenderà quindi solo dalla casa se l’imposta di registro sarà più o meno alta, e si calcola dalla rendita catastale moltiplicata per il coefficiente 115,5. Con il decreto Sostegni bis però i giovani under 36 possono non versare questa imposta per la prima casa.

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L’imposta di registro varia, le altre due invece sono fisse. (ilovetrading.it)

L’imposta catastale ha un valore fisso ed è pari a 50 euro e lo stesso vale per l’imposta ipotecaria. Sommando le tre imposte descritte all’onorario del professionista si ottiene infine il totale della somma che riceverà il notaio. Manca però il calcolo dell’IVA che si basa sul valore della casa ed è una quota può variare dal 4 al 22%. Il 4% è la percentuale prevista per la prima casa a meno che non si tratta di un’abitazione di lusso. In questo caso si sale al 22%.

Un esempio si può fare con un immobile di 50.000 euro e un notaio che richieda 1.500 euro per l’atto e i documenti. Le imposte fisse aggiungono 100 euro e l’IVA è del 4%, quindi 2.000 euro. Se il valore catastale sarà di 400 euro, calcolo il 2% di (400 x 115,5) quindi 924 euro. In tutto si pagheranno al professionista quindi 4524 euro.

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