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L’Intelligenza Artificiale indovina password e pin, siamo spacciati: ecco come ci riesce

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Gian Lorenzo Lagna

Si tratta di un nuovo sistema messo a punto di recente e che, anche se può sembrare fantascienza, è già realtà: ecco in cosa consiste.

Funziona. Ebbene sì. E davvero lascia stupefatti. Ma il suo utilizzo potrebbe divenire ben presto tutt’altro che nobile. Si tratta di un nuovo sistema messo a punto attraverso l’Intelligenza Artificiale in grado di sottrarre le chiavi di accesso di utenti da tutto il mondo mentre le digitano sulle proprie tastiere. Completamente ignari che ciò stia accadendo. E, senza dubbio, questi utenti resterebbero totalmente increduli non appena venisse fornita loro la spiegazione di come sia potuto accadere. Perché davvero sembra una cosa quasi impossibile.

L'IA ora scopre le credenziali d'accesso ascoltando cosa digitiamo sulla tastiera
La dimostrazione è stata effettuata da un gruppo di ricercatori della Cornell University – ILoveTrading.it

Ma ahinoi non lo è affatto. E, dopo essere stata congegnata, alcuni ricercatori informatici della Cornell University, ad Ithaca, nello Stato di New York negli USA, hanno condotto un esperimento per dimostrarne il funzionamento. Il quale, in tutto e per tutto, pare porre le basi per la diffusione di un nuovo, potentissimo ed assai efficace hackeraggio.

In poche parole, consiste in questo: l’Intelligenza Artificiale è in grado di scoprire le nostre password semplicemente ascoltando i suoni prodotti dalla nostra tastiera mentre digitiamo su di essa. E parliamo di una tastiera qualsiasi, come quella di un MacBook Pro (ovvero quella utilizzata dai ricercatori per la dimostrazione), che – non solo ai profani, ma forse possono confermarlo anche gli orecchi assoluti – sembra non mostrare alcuna differenza di suono tra la digitazione di un tasto e l’altro, non è così? Dunque com’è possibile?

I risultati dell’esperimento condotto dai ricercatori della Cornell University

I ricercatori hanno dimostrato come sia stato possibile raggiungere il risultato addestrando un’Intelligenza Artificiale a riconoscere il suono emesso dai tasti appunto della tastiera di un MacBook Pro. Dopodiché l’hanno allenata a riconoscere le sequenze digitate ed a restituire i risultati di quanto era riuscita a riconoscere.

L'IA ora scopre le credenziali d'accesso ascoltando cosa digitiamo sulla tastiera: ecco i dettagli
L’IA è stata allenata a riconoscere e a decodificare la forma d’onda, l’intensità ed il tempo di ogni battitura – ILoveTrading.it

E le percentuali di precisione che ha dimostrato di raggiungere sono arrivate al 95%. In sostanza, è riuscita a riconoscere le battiture effettuate praticamente sempre. Ed anche in condizioni non ottimali in termini di audio, come durante una video chiamata su Zoom, l’Intelligenza Artificiale ha riportato risultati stupefacenti, ovvero del 93% di precisione, servendosi semplicemente del microfono del laptop utilizzato per la conversazione.

Tutto ciò è stato reso possibile attraverso l’identificazione da parte dell’Itelligenza artificiale di tre fattori: ovvero la pressione sonora di un segnale (rappresentata dalla sua forma d’onda), l’intensità ed il tempo di ogni battitura. Sarà quindi sufficiente per un hacker entrare attraverso un malware nel nostro sistema audio e controllare il nostro microfono per far elaborare a questo tipo di IA le sequenze dei tasti che digitiamo? Ebbene, sembra proprio di sì.

Anche per questo sempre più esperti consigliano di utilizzare gestori di password automatizzate e funzionalità come Windows Hello e Touch ID per creare ed utilizzare le nostre credenziali: perché almeno fino ad ora questi sistemi potrebbero essere gli unici a riuscire a proteggerci da un attacco simile. Una domanda tuttavia sorge spontanea: chi sono i programmatori del sistema ed a che scopo lo hanno sviluppato, consci – su questo non vi è dubbio – dei rischi che comporta?

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