La pensione anticipata a 60 anni non è una chimera o il nostalgico ricordo di un’ormai lontana epoca d’oro: ecco come lasciare prima il lavoro nel 2024.
Si tratta, sostanzialmente, di sfruttare uno strumento particolare, previsto dalla legge, e più volte prorogato, che avrà dunque validità anche nel 2024. La particolare strategia previdenziale che permette un’uscita privilegiata nasce da una legge introdotta nel 2012.
Attraverso tale strumento di pensionamento anticipato è davvero possibile uscire dal lavoro già a 60 anni? La risposta è sì, se oltre a riguardare il lavoratore e l’INPS, l’accordo pensionistico si basa sull’azione e l’interesse di un terzo soggetto: il datore di lavoro.
Dunque è proprio tramite l’intervento del datore di lavoro o dell’azienda che è possibile andare in pensione già a 60 anni di età. Com’è possibile? La parola chiave è isopensione. La disciplina che regola l’Isopensione è stata introdotta, come anticipato, dall’art. 4, c. 1 e 2, della L. 92/2012. Si tratta, in parole povere, di offrire una possibilità di prepensionamento ai lavoratori dipendenti per agevolare i datori di lavoro in difficoltà.
Questi soggetti devono però avere più di 15 dipendenti e devono essere coinvolti in casi comprovati di eccedenza di personale. In questa situazione il datore di lavoro può stipulare accordi speciali con le organizzazioni sindacali per incentivare l’esodo dei lavoratori più anziani cui mancano pochi anni al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata (67 anni di età o 41 anni e 10 mesi per la pensione anticipata).
In pensione a 60 anni nel 2024 con l’isopensionamento
Attraverso questi accordi il datore di lavoro si impegna a versare all’INPS le somme per l’assegno sostitutivo della trattamento previdenziale che giunge al lavoratore (un costo chiamato assegno di esodo) tramite l’istituto, e poi anche la contribuzione correlata.
Si pensava che la misura dell’ipopensione sarebbe andata anch’essa in pensione con l’avvento del Governo Meloni, ma la legge è stata di nuovo prorogata. E, in pratica, l’isopensione può consentire a un lavoratore di ritirarsi in anticipo se ha 60 anni di età almeno o 35 anni e 10 mesi di contributi versati.
In pratica, l’INPS permette lo strumento di esodo fino a 7 anni prima di aver raggiunto l’età pensionabile dei 67 anni e quindi la pensione di vecchiaia. Ma anche fino a 7 anni prima del raggiungimento dei 42 anni e 10 mesi di contributi previsti per le ordinarie pensioni anticipate.
La misura, che doveva scadere al 31 dicembre 2023, è stata recentemente prorogata fino al 2026. Quindi anche nel 2024 è possibile andare in pensione a 60 anni di età. Certo, bisogna che si dia un po’ da fare il datore di lavoro…
