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ISEE e giacenza media: come abbassarla per ottenere tutte le agevolazioni

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Edoardo Corasaniti

L’importanza strategica della giacenza media per ottimizzare l’ISEE: ecco i calcoli che devi assolutamente fare. 

Il concetto che l’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) incorpori anche i fondi depositati in istituti bancari e postali è ormai radicato nella coscienza degli italiani, sebbene non sempre accolto con entusiasmo. La necessità di dichiarare il valore della giacenza media annuale sul conto nell’anno di riferimento è divenuta un passaggio obbligato dopo anni di pratica.

Giacenza media
Le scelte finanziarie influiscono direttamente sul calcolo delle agevolazioni assistenziali – ilovetrading.it

L’ISEE, come noto, detiene un ruolo cruciale nel determinare varie prestazioni assistenziali, quindi comprendere come gestire la giacenza media sul conto diviene essenziale per evitare il rischio di perdere tali agevolazioni. È importante sottolineare che l’attenzione va posta sulla prevenzione piuttosto che sull’elusione, poiché la giacenza media è calcolata riferendosi all’intero anno concluso. Pertanto, ogni intervento deve avvenire entro il 31 dicembre, quando i calcoli si consolidano, agendo durante l’anno in questione.

Svuotare il conto poco prima della scadenza, con l’obiettivo di diminuire la giacenza media, si rivela controproducente. Questa pratica è inefficace poiché la giacenza media opera in modo distinto dal saldo di fine anno, e si è stata introdotta proprio per impedire tali manovre. La giacenza media aggrega i fondi presenti giornalmente sul conto durante l’anno, suddividendo la somma per 365, indipendentemente dalle transazioni effettuate. Situazioni di rosso (saldo negativo) sono considerate convenzionalmente come zero.

La complessità deriva dal fatto che la giacenza media è calcolata e comunicata dalla banca o da Poste Italiane solo alla fine dell’anno di riferimento. Ciò nonostante, è necessario conoscerla in anticipo, durante l’anno in corso, quando i valori si formano. Quindi, è essenziale saper effettuare calcoli per monitorare l’andamento e cercare di ridurre la giacenza, mediante metodi appropriati.

Esistono approcci che consentono di diminuire la giacenza media sul conto. È importante sottolineare che la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu), necessaria per calcolare l’ISEE, deve essere corretta e veritiera. Dal 2015, le banche e Poste Italiane comunicano i dati delle giacenze medie all’Agenzia delle Entrate, che a sua volta li condivide con l’Inps, ente responsabile dell’Isee. Pertanto, false dichiarazioni sarebbero facilmente individuabili.

Giacenza media e conti in rossi: gli errori da non commettere

Alcuni investimenti finanziari non influenzano il calcolo dell’ISEE sono esclusi dalla giacenza media. Questi includono polizze assicurative sulla vita che non possono essere riscattate entro fine anno e accantonamenti in fondi di previdenza complementare. Effettuare tali investimenti ridurrà la disponibilità finanziaria, abbassando la giacenza media, soprattutto se effettuati all’inizio dell’anno.

Giacenza media e conto corrente
I fondi ben posizionati nell’anno possono aiutare a creare una struttura finanziaria solida, mentre si preservano le agevolazioni necessarie – ilovetrading.it

Emissione di assegni circolari è un’opzione. Quando un correntista richiede assegni circolari, il denaro verrà prelevato immediatamente dal conto, abbassandone la giacenza. Gli assegni circolari sono validi per tre anni e possono essere revocati prima della scadenza.

La cointestazione del conto comporta una suddivisione ideale delle somme tra cointestatari. Questo non influisce sul calcolo della giacenza media se i cointestatari appartengono allo stesso nucleo familiare, ma può essere rilevante se il cointestatario è esterno al nucleo. La sua quota non influirà sul valore da dichiarare.

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