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Aumentano i costi per gli host, diminuisce l’offerta per i turisti: le nuove leggi per Airbnb e affitti brevi

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Andrea Marras

Air Bnb sta cambiando radicalmente la sua politica aziendale: adesso gli host della piattaforma dovranno affrontare spese ancora maggiori.

Air BnB è una delle aziende più famose al mondo. Soprattutto per quanto concerne il settore immobiliare, dove gli affitti brevi hanno subito dei rincari senza precedenti. Ed è proprio alla luce di questa motivazione, che la piattaforma ha deciso di applicare delle tariffe di mantenimento ancora più costose per gli host. Cosa che ha causato non pochi malumori, all’interno di una community che non tollera tutto ciò.

Cos'è il fenomeno degli affitti brevi?
Affitti brevi: l’azienda dice stop (Ilovetrading.it)

Ma andiamo con ordine. Molteplici città europee stanno cercando di ridurre nettamente la presenza degli affitti brevi, fenomeno sempre più crescente col passare del tempo. Il motivo di tale necessità di riduzione, risale al fatto che numerose persone acquistano proprietà su proprietà per generare un reddito passivo di interesse economico. Cosa che, involontariamente o meno, altera non poco il mercato circostante.

In queste città sarà dunque possibile fare ciò solamente se si risiede in quel determinato appartamento in prima persona. Diversamente non sarà consentito adibire un appartamento come BnB come è sempre stato possibile fare fino a poco tempo fa. Bisognerà dunque prestare molta attenzione, nel caso in cui ciò diverrà una “legge” anche qui in Italia. Ipotesi non troppo remota, anche se per il momento è ancora lontana.

Le aziende di riferimento dovranno fare il possibile e oltre, per evitare che chi incassa i soldi di questi affitti lo stia facendo senza autorizzazione. Non sono ovviamente mancate le critiche a questa decisione, con le autorità competenti che ritengono tutto questo privo di  giustificazione. Questa situazione è nata per via di una casistica molto particolare, che riguarda essenzialmente quanto accaduto a New York. Da quel momento in poi, le cose sono cambiate in maniera radicale, andando così ad arrecare una forte perdita economica agli host presenti sul portale.

Air BnB e il caso newyorkese

Ciò che è capitato a New York con Air BnB è un perfetto esempio di come gestire certi ecosistemi sia ancora oggi molto complesso, nonostante tutti i progressi raggiunti. Nella cittadina statunitense c’è stata infatti una vera e propria crescita incontrollata degli affitti brevi che aveva di fatto cancellato il mercato degli affitti a lungo termine, ma anche generato problematiche per i residenti dei quartieri, vittime degli schiamazzi incontrollati degli affittuari.

Sanzioni dalla piattaforma: ecco a chi spettano
Sanzioni di Air BnB: a chi saranno rivolte? (Ilovetrading.it)

Molte città americane stanno adesso seguendo l’esempio di New York e provvedimenti simili sono stati presi anche a Parigi (dove è stato imposto un limite di 120 giorni di affitto breve all’anno per i proprietardi di immobili) e ad Amsterdam (dove il limite è addirittura 30 giorni). Saranno previste dunque sanzioni salate, fino a migliaia di dollari addirittura. E verranno applicate verso coloro che non rispetteranno le norme in vigore.

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