Sono atti che il Fisco considera e definisce di generosità. Ma per non risultare sospetti oppure illegittimi, è necessario che rispettino alcune regole chiare.
In che cosa consiste la donazione? È assoggettata al pagamento di tasse ed imposte? In che modo è possibile effettuarla? E bisogna necessariamente rispettare alcuni presupposti ed alcune norme di tipo formale e fiscale? Ebbene, sono tutte domande non solo più che legittime, ma anche particolarmente importanti da porsi nei casi in cui ci si trovi nelle condizioni di effettuare o ricevere donazioni.
![Come fare donazioni senza insospettire né andare contro alle norme fiscali: scopriamolo insieme](https://www.ilovetrading.it/wp-content/uploads/2023/09/Donazioni-e-Fisco-Come-Funziona-ILoveTrading.it-8-Settembre-2023.jpg)
Proviamo a capre di più a riguardo, partendo dall’a-b-c, ovvero dai principi più elementari. Una donazione è un atto di generosità che avviene tra due parti: il donante ed il donatario. Si tratta di una prestazione a titolo gratuito che, necessariamente, deve garantire il consenso tra le parti: ciò significa che se il donatario non intende accettare la donazione, il donante non può costringerlo in alcun modo a diventare proprietario di ciò che non vuole.
Per questo motivo, risulta a tutti gli effetti un contratto. Il quale, tuttavia, nel maggior numero di casi non necessita di un atto scritto di stipula: è sufficiente, come dicevamo, che entrambe le parti siano d’accordo che l’atto di generosità avvenga. Ma non in tutti: per effettuare e per accettare alcuni atti di generosità è necessario produrre un atto pubblico, ovvero un rogito notarile.
Cos’è il rogito notarile e quando è richiesto per le donazioni
Il rogito notarile per le donazioni è necessario ogni qualvolta l’atto di generosità abbia come oggetto un bene di valore rilevante. Inoltre, risulta necessario anche ogni qualvolta l’oggetto sia un bene immobile o diritti immobiliari relativi ad esso, pur se di bassissimo valore commerciale. Ciò perché per queste categorie di beni occorre sempre la trascrizione delle variazioni nei pubblici registri immobiliari.
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Quando la donazione, invece, ha come oggetto un bene di valore non rilevante, ecco che l’intervento del notaio – e la produzione del rogito – non serve. Già, ma chi stabilisce la rilevanza del valore? Ebbene, il soggetto: in altre parole, per la giurisprudenza è soggettivo, ovvero è sufficiente che rispetti il principio di non impoverire eccessivamente il donante, in base – appunto – alla sua condizione patrimoniale soggettiva.
E riguardo a imposte e tasse? Ebbene, secondo la legge le donazioni non soggette a tassazione sono quelle di valore minimo (ovvero irrilevante); tra coniugi, ascendenti e discendenti se il valore non supera il milione di Euro; tra fratelli e sorelle entro i 100.000 Euro; quelle in favore di disabili entro l’1,5 milioni di Euro; e le donazioni indirette effettuate per l’acquisto, ad esempio, di immobili o di autovetture (come nel caso del papà che regala danaro al figlio per comprare la prima casa). Tuttavia la normativa a riguardo viene non di rado modificata nel tempo: per questo motivo, in caso di qualsiasi dubbio, è bene consultare professionisti del settore per non rischiare di commettere errori che potrebbe insospettire il Fisco.