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Domanda pensione prima o dopo la NASPI: cosa conviene fare e quale misura scegliere

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Giusy Pirosa

Meglio la domanda per la pensione prima o dopo la NASPI? Andiamo a vedere quale delle due strade è la migliore.

Esistono lavoratori che possono andare in pensione con più facilità, grazie al versamento di 41 anni di contributi. Tali pensioni sono possibili grazie a due misure previdenziali: Quota 103 e Quota 41 per i lavoratori precoci.

Pensionati
Pensione prima o dopo la NASPI?-ilovetrading.it

Quest’ultima misura è già stata confermata fino al 2026, mentre Quota 103 scadrà il 31 dicembre 2023. Tuttavia, il Governo sembra intenzionato a prorogarla di un anno, poiché i legislatori la considerano una soluzione idonea per guadagnare tempo in vista dell’implementazione di una riforma pensionistica completa nel prossimo anno.

Oggi parliamo di due misure che permettono di andare in pensione con 41 anni di contributi e collegarle alla Naspi, l’indennità per disoccupati INPS. Praticamente, un lavoratore potrebbe ritrovarsi a scegliere se prendere la pensione anticipata o aspettare due anni di disoccupazione per avere la pensione anticipata ordinaria.

È possibile la Naspi prima della pensione?

La pensione e la Naspi sono due cose distinte. In generale, la Naspi risulta inferiore alla pensione, soprattutto se si considera il meccanismo dell’indennità per disoccupati INPS. La Naspi, dopo un po’, si riduce del 3% al mese. La Naspi viene data fino a 24 mesi, o per la metà delle settimane in cui si è lavorato nei quattro anni prima di perdere il lavoro.

NASPI
Domanda per la NASPI-ilovetrading.it

E poi, l’importo della Naspi è il 75% dello stipendio medio che è stato percepito negli ultimi 4 anni, ma bisogna considerare lo stipendio lordo per la previdenza e l’assicurazione. Nel sistema contributivo, le pensioni dipendono dai contributi previdenziali versati durante la carriera.

Se un lavoratore ha versato 41 anni di contributi, può scegliere tra Quota 103 o Quota 41 precoci, ma avrà a che fare con il calcolo misto. Se ha versato contributi prima del 1996, il calcolo si basa in parte anche sul sistema retributivo. Ma se preferisce la Naspi alla pensione immediata con Quota 103, c’è un motivo importante: l’indennità per disoccupati dell’INPS copre anche a livello contributivo e assicurativo.

In sostanza, l’INPS non solo fornisce i relativi sussidi di disoccupazione su base mensile, ma va a coprire anche i contributi previdenziali pertinenti, nonostante siano figurativi. Questi contributi sono validi sia per l’importo che per il diritto alla pensione. Per le persone che hanno 65 anni, è disponibile anche l’opzione di differire la loro pensione per utilizzarla due anni dopo, alla fine del periodo Naspi. Ciò comporta un totale di 43 anni di contributi versati, anziché i 41 anni stabiliti da Quota 103.

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