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Riscatto laurea, attenzione alla penalizzazione: così eviti sorprese

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Valentina Trogu

La richiesta di riscatto della laurea prevede un calcolo totalmente contributivo della pensione. Attenzione alla penalizzazione.

Il riscatto della laurea è uno strumento utile al lavoratore che intende trasformare gli anni di università in anni contributivi.

Riscatto della laurea penalizzazioni
Le penalizzazioni sul riscatto della laurea – Ilovetrading.it

I lavoratori possono usare il riscatto della laurea per integrare la posizione contributiva ai fini del diritto e del conteggio delle pensioni. Ci sono due tipologie di riscatto, ordinario e agevolato relativo unicamente a periodi collocati nel sistema contributivo del futuro trattamento.

La richiesta di riscatto comporta una spesa. Occorre pagare un contributo di importo diverso a seconda che lo strumento sia usato nel sistema contributivo o retributivo. Nel primo caso la cifra è determinata applicando l’aliquota contributiva alla retribuzione nell’anno precedente al momento della presentazione della domanda. In caso di riscatto agevolato, invece, il costo di un anno di corso è di 5.264,49 euro (risparmio del 70% circa).

L’importo da pagare per il riscatto di periodi collocati nel sistema retributivo varia a seconda dell’età, del periodo da riscattare, dal sesso, dall’anzianità contributiva e dalle retribuzioni. Il riscatto agevolato sarà possibile, invece, accettando unicamente il calcolo contributivo. Da qui la necessità di sapere di più sulle penalizzazioni.

Come conteggiare la penalizzazione del riscatto di laurea

Per evitare brutte sorprese è consigliabile utilizzare il servizio INPS disponibile sul portale dell’ente “Calcolo riscatto di laurea” per confrontare il riscatto ordinario e quello agevolato.

Riscatto laurea per la pensione INPS
Riscatto laurea per la pensione INPS – Ilovetrading.it

Volendo quantificare la penalizzazione sull’assegno della pensione si può ricorrere al simulatore della pensione per poi sottrarre il contributo da versare per il riscatto nella modalità scelta.

L’INPS propone due diverse strade. Un simulatore teorico e uno più specifico basato sulla propria posizione contributiva (consigliato). Si chiama “La Mia Pensione Futura Online”. Optando per questo secondo servizio l’interessato conoscerà l’importo della pensione spettante con il sistema misto (contributi maturati prima e dopo il 31 dicembre 1995) e senza riscatto nonché potrà simulare più conteggi spostando, ad esempio, la data del pensionamento.

Possono usare il servizio i lavoratori con contributi versati al Fondo pensioni lavoratori dipendenti o versati alla gestione Separata, gli iscritti alla Gestione Dirigenti di aziende industriali e i lavoratori con contributi versati ad altri Fondi e gestioni amministrate dall’INPS.

Il risultato finale non è quello certo ma approssimativo. Servirà comunque per capire l’importo della pensione a seconda della simulazione effettuata. In questo modo si avranno gli strumenti per decidere se chiedere realmente il riscatto degli anni di laurea, se optare per il riscatto ordinario oppure agevolato (meno oneroso) oppure se continuare a lavorare e maturare i contributi necessari per il pensionamento senza chiedere il riscatto.

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