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Anticipo dell’eredità: ecco come avere subito i soldi che ti spettano | Leggi aggiornate

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Greta Di Raimondo

È possibile chiedere l’eredità anticipata? La questione non è così semplice e va indagata approfonditamente.

Godere dell’eredità prima della dipartita di un parente, non è una questione facile. Difatti, la legge vieta che si entri a conoscenza di quale sarà la divisione ereditaria, se non entro certi limiti di tempo. La legge, difatti, prevede il divieto di patti successori. L’articolo 485 del Codice Civile italiano, determina la nullità di tutti gli accordi che riguardano il patrimonio e l’eredità, prima della morte del parente.

Eredità in anticipo
Testamento si può avere l’eredità in anticipo? Ilovetrading.it

È necessario sottolineare che il testamento può sempre essere modificato o revocato, quindi l’ammissione dei patti successori sarebbe in totale contrasto con questa libertà. Gli unici modi possibili sono: impedire la modifica del testamento (che violerebbe la libertà testamentaria) oppure permettere la modifica e creare contrasto tra i nuovi testamenti e i patti preventivamente stipulati.

Tutte queste soluzioni, oltre a scatenare incomprensioni e tensioni all’interno del contesto familiare (i litigi in sede di registrazione del testamento sono la norma), non portano a raggiungere il risultato inizialmente desiderato. L’unico modo per avere un anticipo sull’eredità e sul patrimonio di un familiare, è sempre e solo un’azione di donazione volontaria indiscutibile nei confronti di uno dei componenti della famiglia.

Divieto aggirabile tramite la donazione

Quanto previsto dal Codice Civile italiano sull’anticipo dell’eredità, può essere facilmente risolto tramite un atto di donazione. L’atto di donazione, difatti, non può essere revocato alla morte del familiare e, anche in sede di divisione dell’eredità e registrazione del testamento, non viene intaccato da alcuna regolamentazione.

Eredità e testamento: cosa fare
Donazione ed eredità. Si può fare? (www.ilovetrading.it)

Esiste poi una situazione per cui la donazione fatta in vita, vada ad intaccare la disponibilità del patrimonio di cui poi dovranno disporre gli eredi in sede di testamento. Se il defunto ha fatto testamento, gli eredi testamentari vengono inevitabilmente lesi dalla donazione fatta in vita dal defunto al parente e per garantirsi la loro quota possono agire per far ridurre la donazione, che ha diminuito il patrimonio disponibile.

Ovviamente, ci sono dei limiti da rispettare in quanto l’atto di donazione, come già detto in precedenza, è un diritto intoccabile e non revocabile. Tuttavia, per garantire a tutti gli eredi una porzione del patrimonio del defunto, nel caso in cui la donazione abbia abbondantemente diminuito il patrimonio disponibile, questa dovrà essere rivalutata e modificata per il raggiungimento dei diritti di ogni erede.

Gli eredi legittimari (coniuge e figli), alla morte del defunto, sono sempre tenuti a conferire nella massa ereditaria i beni ricevuti in donazione dal defunto. L’atto del conferire i beni donati in successione è la collazione che si applica solo per gli eredi legittimari, solo i figli e il coniuge del defunto sono tenuti a rimettere in successione i beni avuti in donazione.

 

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