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Dichiarazione dei redditi: molti sono in difetto e non lo sanno, come sistemare le cose adesso e le sanzioni

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Edoardo Corasaniti

Le scadenza fiscali rappresentano un appuntamento fisso per l’italiani: meglio stare attenti e non incorrere in sanzioni o reati.

Alcune date vanno segnate sul calendario: non solo quelle relative a compleanni o anniversari, ma anche le scadenze fiscali è bene non dimenticare mai e non farsele sfuggire. Uno degli esempi più importanti da tenere a mente è senza dubbio quella relativa al modello 730 che deve essere compilato e spedito entro la fine del mese di settembre. Qualche settimane in più è invece lasciata per il modello sui redditi, dove la scadenza è fissata al 30 novembre.

Dichiarazione dei redditi
Le scadenze fiscali non bisogna sottovalutarle: si rischiano sanzioni pesanti (FOTO ANSA) – ilovetrading.it

Ad ogni modo, è bene sapere che se ci si trova in ritardo non tutto è ancora perduto. E’ fondamentale sapere che qualora sia stato superato queste date senza aver adempiuto agli obblighi, ci sono dei modi per riparare ai danni. In questo articolo spiegheremo proprio come fare per ritornare sulla strada giusta con l’Agenzia delle Entrate ed evitare pesanti e fastidiose sanzioni che possono condizionare i bilanci del futuro.

Se non se ne è a conoscenza, si deve sapere che infatti qualora l’Agenzia delle Entrate verifichi che la dichiarazione dei redditi è stata dimenticata o volutamente non è stata presentare, il Fisco ti scheda come evasore. Non succede invece se la stessa dichiarazione viene presentata in ritardo, poiché la dichiarazione successiva rispetto al termine di scadenza va a sanare le inadempienze. Leggi alla mano, il contribuente viene classificato come evasore qualora non presenti la dichiarazione al termine dei 90 giorni di scadenza previsti per aggiustare il tiro.

Prima di quel giorno, è infatti considerato esclusivamente “tardivo” e dunque con la possibilità di rimettersi in carreggiata ed evitare sanzioni e multe. Anche se, chiariamo, anche qualora sia presentata più in là rispetto al termine stabilito dalla legge, ci sono delle sanzioni che possono variare dal 60 al 120 per cento della somma dovuta all’erario.

Dichiarazione dei redditi tardivi, ecco come fare per evitare guai

Con la dichiarazione dei redditi tardiva si concede la possibilità di accedere al cd “ravvedimento operoso” che di fatto va a minimizzare le sanzioni. In particolare, con questo strumento la multa è ridotta di un decimo del minimo qualora si provveda a regolarizzare la propria posizione entro 30 giorni, mentre dell’1/9 del minimo se invece la procedura viene eseguita entro 90 giorni.

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Multe salate per chi arriva in ritardo all’appuntamento con il Fisco, ma se ometti la dichiarazione rischi la reclusione (ANSA FOTO) – ilovetrading.it

In ogni caso, bisogna sempre tenere a mente e non dimenticare mai che è preferibile pagare una sanzione da tardivi piuttosto che finire nella casella per omessa dichiarazione che, come specificato già nelle righe precedenti, si rintraccia nel contribuente che anche dopo i 90 giorni non presenta nulla all‘Agenzia delle Entrate.

Infatti, per quest’ultima categoria, la legge italiana prevede anche dei provvedimenti di carattere penale qualora l’imposta dovuta superi i 50mila euro, con pene che vanno dai 2 ai 5 anni di reclusione. Ovviamente, la pena è esclusa quando il contribuente non abbia potuto presentare la dichiarazione per oggettive cause come ad esempio una malattia.

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