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TFR: l’ultima nota INPS cambia tutto e tanti rischiano di non rispettare i nuovi requisiti

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Michele Zacchia

Con la nuova nota dell’INPS cambiano molte cose per il TFR, controlla i nuovi e cosa si rischia.

Con la nuova nota dell’INPS numero 1645, l’ente ha chiarito che è obbligatorio l’invio telematico per TFS e TFR, escludendo quelle ragioni che continuano a richiedere l’invio cartaceo con le autorizzazioni delle sedi INPS. Tutto il resto, deve utilizzare Passweb per l’adempimento della pratica. Altre soluzioni autorizzate al momento non sono disponibili, sempre che il Ministero superiore non indichi mezzi alternativi approvati dall’INPS. Cerchiamo quindi di approfondire l’argomento e capire come comportarsi in questi casi.

nuova nota sul tfr dell'INPS
Nuova nota dell’INPS sul TFR: adesso cambia tutto-Ilovetrading.it

Quello che bisogna fare, è cercare di comprendere il perché di queste richieste da parte dell’ente. Il TFR a differenza del TFS, decorre dal 15º giorno di supplenza continuativa in un mese. Il TFR invece è retribuito per l’intero mese. Questa norma, per quanto possa sembrare scontata, genera difficoltà per il corretto calcolo dello specifico mese di competenza, che può essere l’iniziale o il finale, in caso di decesso, destituzione, licenziamento. Ma quindi perché sorgono questi problemi?

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È certo che non si debba inserire nessun dato retributivo se il periodo iniziale e quello finale riguarda mesi interi e se non sono presenti giorni per i quali è necessario calcolare la retribuzione virtuale da aggiungere a quella utile. Dunque se il periodo iniziale e finale del rapporto di lavoro sono formati da un mese intero, non è richiesta particolare attenzione. Ma quando, invece, è necessario intervenire?

nota sul tfr dell'INPS
La nota dell’INPS sul TFR, come capirci qualcosa – Ilovetrading.it

La circolare INPS dice che: «Qualora, invece, la decorrenza giuridica del mese iniziale e/o la data di cessazione del rapporto di lavoro comunicato con l’Ultimo miglio determinino un periodo utile ai fini del diritto […] senza che sia coperto l’intero mese, è richiesto l’inserimento del valore retributivo mensile del rateo di tredicesima».

Quindi capiamo che se il primo o l’ultimo mese non sono interi bisogna indicare tre dati: dato retributivo mensile del rateo di tredicesima, corresponsione o meno del rateo di tredicesima nel mese di dicembre o in quello di cessazione e misura di corresponsione 13^ intera o parziale.

Bisogna ricordare che la 13^ la individuiamo, in un determinato periodo, in base al combinato tra anzianità da carriera e Tabelle Stanizzi, dividendo l’importo per 12, e ottenendo 1 rateo, moltiplicato poi per il numero dei mesi alla cessazione, e riusciamo a individuare l’importo dei ratei da indicare a seconda dei numeri dei mesi o i ratei alla cessazione.

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