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Assegno Unico, a novembre arrivano i tagli: se hai commesso questo errore rimedia subito o avrai meno soldi

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Stefania Guerra

Tagli sull’Assegno Unico proprio nel mese di novembre e c’è una ragione specifica; attenzione all’ISEE che deve essere corretto.

Sappiamo che l’Assegno Unico differisce da altri bonus perché viene erogato a tutte le famiglie con figli, indipendentemente dal reddito. Ma la documentazione per ottenere l’importo spettante deve essere corretta.

tagli assegno unico novembre
INPS cambia le regole e chi ha un ISEE difforme riceverà l’importo minimo – Ilovetrading.it

L’INPS eroga mensilmente l’assegno unico, ma anche se la procedura è automatica non significa che l’Istituto di previdenza non faccia periodicamente dei controlli. Anche perché, semplicemente, le condizioni del nucleo familiare, sia come componenti che come reddito, possono cambiare.

Ecco che a novembre, poco prima della fine del 2023, l’INPS ha annunciato di aver cambiato modalità di erogazione del benefit. Ecco come funziona adesso e cosa si deve fare per non perdere i soldi.

Assegno Unico, cambia tutto, ecco cosa succede se non si corregge l’ISEE

Fino a qualche tempo fa l’INPS erogava l’importo mensile spettante e se risultavano delle difformità provvedeva poi a effettuare i conguagli, che potevano essere sia in positivo che in negativo.

l'isee deve essere corretto ai fini dell'assegno unico
L’ISEE è un documento fondamentale per l’Assegno Unico – Ilovetrading.it

Adesso invece l’Istituto di previdenza si muoverà in maniera diversa. Già dal mese di novembre 2023 sarà erogato l’importo minimo in caso di ISEE difforme. Fino a che il nucleo familiare o il cittadino non provvederà a produrre la documentazione corretta, dunque, non arriverà il solito importo di denaro.

Fortunatamente, chi risultasse non in regola, riceverà direttamente dall’INPS un avviso e le specifiche delle difformità. A quel punto il cittadino ha diversi modi per mettere in regola l’ISEE. Nel mentre il nucleo familiare riceverà solamente 50 euro per ogni figlio a carico (25 per i figli maggiorenni fino ai 21 anni). 

Gli errori o non aggiornamenti dell’ISEE possono derivare da diversi fattori. Se ci si accorge che è stato il Caf a sbagliare, si potrà chiedere una rettifica e l’invio della nuova DSU, che avrà anche effetto retroattivo. Il cittadino può anche inviare direttamente all’INPS la documentazione necessaria per contestare la veridicità dell’ISEE. Infine, se ci fossero numerosi errori o difformità, il contribuente può anche produrre un nuovo ISEE.

A seconda dei cambiamenti eventuali che sono avvenuti nel nucleo familiare, il cittadino dovrà redigere tutta la documentazione richiesta; ad esempio la prova del licenziamento, o l’attestato di nascita di un nuovo figlio oppure il cambio di residenza di uno dei componenti del nucleo.

Una volta che l’INPS avrà ricevuto tutti i dati provvederà a esaminarli e solitamente in tempi brevi effettua il ricalcolo dell’importo mensile dell’Assegno Unico. Se vengono riconosciute integrazioni verranno erogate anche le somme di denaro a differenza dell’importo minimo versato a novembre o durante tutto il periodo di verifica.

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