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Ho sostato l’auto in un parcheggio privato e mi hanno fatto la multa, la posso contestare?

Gerardo Marciano

Molti pensano che la multa lasciata sul parabrezza in un parcheggio di un centro commerciale abbia la stessa forza di una sanzione stradale ufficiale. Perché quell’avviso non è una multa del Codice della Strada: è basato su un accordo civile tra automobilista e gestore, e ha una natura del tutto diversa. Cosa significa tutto questo dal punto di vista legale e pratico?
Quali sono i diritti e i limiti concreti di chi gestisce un’area di sosta privata e cosa può davvero chiedere se non si rispettano le regole?

Quella scena è familiare: auto lasciata nel parcheggio di un centro commerciale, ritorno con la spesa e un foglietto sul parabrezza. Si prova fastidio, sorpresa, persino un po’ di ansia. È una vera multa? In realtà, la situazione è meno scontata di quanto sembri. Quell’avviso non nasce da un’autorità pubblica, ma da un gestore privato che fa valere le condizioni d’uso di un’area di sosta. In sostanza, entra in gioco un accordo implicito: accedendo a un parcheggio privato, si accettano regole interne che devono essere esposte in modo chiaro.

parcheggio
Ho sostato l’auto in un parcheggio privato e mi hanno fatto la multa, la posso contestare?-ilovetrading.it

Ma se queste regole non ci sono, o sono poco leggibili, quanto è legittima la richiesta? È qui che si apre il campo alla contestazione, a volte con successo. Dietro questi avvisi non c’è solo il buon senso, ma anche il diritto civile, con regole precise. E c’è persino un aspetto fiscale poco noto: alcune penali per soste fuori limite sono considerate prestazioni di servizi e quindi soggette a IVA, secondo quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate. In questo intricato quadro, conoscere la differenza tra una richiesta privata e una sanzione amministrativa vera può fare la differenza.

Quando una «multa» in parcheggio privato non è una vera sanzione

In un parcheggio privato, come quello di centri commerciali, ospedali o condomini, il foglio lasciato sul parabrezza non è una sanzione amministrativa. I gestori non hanno poteri di polizia e non possono emettere verbali ai sensi del Codice della Strada. Quello che lasciano è una richiesta con valore civilistico, cioè una pretesa di pagamento legata a un contratto, spesso implicito, accettato dall’utente con l’ingresso.

Auto in parcheggio
Quando una «multa» in parcheggio privato non è una vera sanzione-ilovetrading.it

Se il parcheggio prevede due ore gratuite e il tempo consentito viene superato, può scattare una penale contrattuale, ma solo se le condizioni erano chiaramente indicate con cartelli leggibili e visibili. In assenza di segnaletica adeguata, il gestore non ha basi solide per pretendere alcunché, e la richiesta può essere respinta. Il Centro Tutela Consumatori Utenti ha confermato che senza informazione preventiva la richiesta è infondata. Non si tratta quindi di una*multa nel senso tecnico, ma di un importo che il gestore ritiene dovuto per l’uso improprio dell’area. Chi riceve queste richieste può chiedere prove della violazione e documentare eventuali carenze nella cartellonistica, rafforzando così la propria posizione in caso di contestazione.

Quando invece si tratta di vere sanzioni del Codice della Strada

Le vere multe sono solo quelle emesse da autorità pubbliche o da ausiliari autorizzati. Accade in aree pubbliche o in parcheggi regolamentati dal Codice della Strada, come le strisce blu comunali. In questi casi la sanzione ha natura amministrativa e segue il procedimento previsto dalla legge, con possibilità di ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace. Nei parcheggi privati chiusi o destinati solo a utenti autorizzati, invece, non può esserci una vera multa: il gestore può solo tentare di recuperare il credito in sede civile se le regole interne sono state violate. Questo crea un confine netto tra una richiesta privata e una sanzione ufficiale, che spesso genera confusione. Sapere dove termina il potere del gestore e dove inizia quello dell’autorità pubblica aiuta a valutare come reagire a un avviso lasciato sul parabrezza.

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