Guida facile, veloce e pratica per capire come scegliere tra BTP e Buoni Fruttiferi Postali, si fa così.
Scoprire la reale differenza tra BTP e Buoni Fruttiferi Postali significa capire il miglior rendimento che fa al caso proprio, in piena sicurezza. I primi, cioè i Buoni del Tesoro Poliennali sono diversi dai secondi, ma comunque sono i due strumenti d’investimento più diffusi per la loro capacità. È importante però capire le loro caratteristiche, perché comunque i risultati di profitto, non sono uguali.

La scelta dipende in primis dagli obiettivi che si pone l’investitore, ma anche dalla sua situazione, se di rischio o meno. Con i BTP, si ha a che fare con titoli di debito emessi dallo Stato che hanno un grosso interesse, perché portano a rendimenti elevati a lungo termine.
Per esempio, la seconda tranche di BTP di ottobre 2040, ha mostrato un’elevata domanda, ponendo un tasso lordo del 4,03%, netto del 3,528%. Ciò rende i BTP attraenti per chi cerca investimenti sul lungo periodo con rendimenti interessanti, tenendo conto del capitale garantito dallo Stato.
Mentre i Buoni Fruttiferi Postali sono più semplici e legati ad una gestione tradizionale. Emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti mediante Poste Italiane, sono apprezzati proprio la facilità nella sottoscrizione anche online. Possono anche essere intestati a più soggetti. In ogni caso, hanno un rendimento più contenuto rispetto ai BTP.
Come scegliere?
Arrivano i BTP e i Buoni Fruttiferi Postali con rendimenti ottimali, quali scegliere
La scelta tra BTP e Buoni Fruttiferi Postali non è così semplice, perché in entrambi i casi si ha dalla propria due strumenti davvero vantaggiosi, ognuno per ragioni specifiche. Ovviamente però, non vanno bene per chiunque a prescindere, per questo bisogna seguire le indicazioni che si sta per presentare, per scegliere ciò che fa al caso proprio.

Secondo la previsione del mese di luglio 2025, i buoni ordinari di maturità ventennale offrono un tasso lordo del 2,50% solo al ventesimo anno. Ci sono sicuramente situazioni più specifiche, come i buoni dedicati ai minori, che invece possono raggiungere un rendimento lordo del 5%, ma questo avviene solo in circostanze particolari e solo su periodi molto lunghi.
Altri buoni, come il “Buono 100” o il “3X4” hanno delle scadenze più brevi, ma comunque hanno tassi inferiori a quelli del BTP del mese di ottobre 2040.
Come porre la scelta? Come già accennato è una questione di natura personale, poiché dipende in primis dagli obiettivi individuali. Ma è anche vero che nonostante i Buoni Postali offrano rendimenti inferiori, molti investitori apprezzano proprio la familiarità e la fiducia che si è consolidata con Poste Italiane.
In ogni caso, è importante avere la consapevolezza che anche sui Buoni Postali possono sorgere controversie, e ciò lo dimostrano le molteplici decisioni dell’Arbitro Bancario Finanziario, appunto l’ABF.