Un errore nei pagamenti ha creato un malfunzionamento nel sistema di calcolo del Reddito di Cittadinanza. Preoccupazione e perplessità da parte degli utenti beneficiari. Ma l’Inps ha diramato una nota per chiarire cosa accadrà.
Cosa è successo all’Inps e come avviene il calcolo delle somme del Reddito di Cittadinanza

Per il calcolo del Reddito di cittadinanza di febbraio, l’Istituto ha spiegato che i disservizi sono dovuti a problemi di natura tecnica. Quest’ultimi hanno danneggiato i metodi di calcolo, che dunque hanno prodotto il malfunzionamento. C’è da evidenziare che le somme del Reddito di Cittadinanza si calcolano attraverso il reddito familiare. C’è un altro criterio che, prima di tutto, deve essere tenuto in considerazione: gli ultimi due anni di Isee. Anche se, in diversi occasioni dettate dalla legge, è consentito usufruire dell’Isee corrente. I dati dell’Isee del nucleo familiare si ottengono calcolando tra loro diversi criteri, tra cui: assegni al nucleo familiare ricevuti; gli assegni delle famiglie dagli enti comunali alle famiglie più numerose; l’assegno sociale o la pensione sociale che la persona già riceve che vanno conteggiati.
Chi può chiedere il ricalcolo all’Inps e come avverrà
Come anticipato sopra, per febbraio l’Inps ha commesso degli errori di calcolo. La stessa Inps ha fatto sapere che coloro che saranno “colpiti” dall’errore è piuttosto limitata. Ma c’è un modo per recuperare le somme? La risposta ovviamente è sì. Il mese prossimo, a quanto pare, il Reddito di Cittadinanza dovrebbe essere più pesante e più corposo in modo tale da recuperare quanto è stato perso nel mese di febbrario. Ad ogni modo, gli utenti che beneficiano del Reddito di Cittadinanza potranno controllare la propria posizione sul portale internet su MyInps.