La guerra in Ucraina sta impattando pesantemente sull’economia mondiale in generale e su quella italiana in particolare.
Il nostro paese è in forte crisi e secondo gli esperti stiamo per entrare in stagflazione. L’Italia ed i suoi conti pubblici possono affondare.
Ma intanto di riforma sulle pensioni non si parla più. Secondo i più maligni se ne ricomincerà a parlare quando i numeri saranno così disastrosi da dire che la “Fornero è inevitabile”
Fornero inevitabile
Il bilancio dello Stato sarà messo in pesante difficoltà dalla recessione e dal protrarsi della guerra in Ucraina. Le forniture del gas russo sono a rischio per due motivi.
Putin ha cominciato a chiudere i rubinetti come ritorsione contro l’unione europea e la stessa UE vuole rendersi indipendente dalla Russia. Giochi di guerra che all’economia italiana costano uno sproposito. Aziende chiuse, salari sempre più miseri, precarietà in aumento e bilancio dello Stato sempre più magro. Se prima di questo massacro con un Paese che doveva “crescere del 6%” la Fornero era proposta come una strada praticamente obbligata, oggi o domani con un paese in recessione non ci sarà nemmeno da discutere.
Cosa cambia per i pensionati
I pensionati vedono il loro potere d’acquisto ridursi sempre di più ma soprattutto cresce il numero di quegli anziani che non godono di alcuna tutela sociale e che sono abbandonati alla miseria non avendo i requisiti neppure per percepire la pensione di cittadinanza. Troppi italiani di tutte le età sono fuori dal mercato del lavoro e degli aiuti sociali e si sono rassegnati a fare le file alla Caritas che denuncia una situazione esplosiva. Ma intanto i sindacati parlano chiaro: i pensionati non ce la fanno più ad andare avanti con questi rincari. Il problema è che la guerra in Ucraina, le sanzioni alla Russia ed anche gli aumenti, dureranno ancora per molto e la situazione rischia di precipitare.
Un allarme che porta alla Fornero
Con la recessione in arrivo l’INPS avrà buon gioco a dire che non ci sono i fondi per qualcosa di diverso dalla Fornero. Certamente si faranno piccole concessioni di facciata ininfluenti ma è difficile immaginare qualcosa di diverso. Anche perchè il potere negoziale dei sindacati in questa trattativa è apparso piuttosto contenuto. Insomma, questo è l’ennesimo costo di questa brutta guerra che ricade su noi italiani.