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Bonus, chi avrà 3000 euro entro Natale; gara di richieste e pioggia di soldi

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Bruno Galvan

Varato il nuovo bonus dipendenti da 3.000 euro. Sarà valido entro la fine del 2022. Il Governo ha alzato l’importo rispetto al passato.

Il Governo presieduto da Giorgia Meloni ha approvato il Decreto Aiuti quater. Nella misura economica ci sono importanti novità per quanto riguarda i fringe benefit che sono aumentati di valore rispetto al precedente Decreto emanato da Draghi. Il beneficio infatti passa da 600 euro a 3.000 euro. Viene quindi quintuplicata la misura per i lavori dipendenti alle prese con il caro vita ed energia. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Bonus dipendenti 3.000 euro

Bonus dipendenti 3.000 euro a chi spetta?

Il fringe benefit è un premio in busta paga che il datore di lavoro decide di dare al proprio dipendente. Non si tratta dunque di una iniziativa diretta del Governo ai lavoratori. Dicevamo come il bonus da 600 euro del precedente esecutivo sia passato ora a 3.000 euro per contrastare il caro energia di questi mesi ed anche l’inflazione.Il nuovo tetto però è valido solo per l’anno 2022 e serve per far aumentare gli stipendi dei lavoratori, attraverso il rimborso anche delle utenze domestiche.

Il “bonus dipendenti” da 3mila euro può esser erogato solo dalle aziende che operano nelsettore privato. Sono invece escluse le pubbliche amministrazioni. A beneficiare del premi, sono solo i lavoratori dipendenti. Questa operazione rientra nel welfare aziendale. Non si paga alcuna imposta sul bonus perché non è considerato reddito imponibile. Questo azzeramento delle imposte vale anche per l’azienda, che così può dedurlo dal proprio reddito.

A chi spetta bonus dipendenti 3.000 euro

Quali spese vanno nel bonus dipendenti?

Le utenze che possono essere coperte dal bonus sono quelle che riguardano gli immobili a uso abitativo del dipendente, del coniuge o dei suoi familiari, che ne sostengono le spese anche senza che vi abbiano stabilito la residenza o il domicilio. Rientrano nell’agevolazione anche le spese delle bollette per uso domestico condominiali,nella quota spettante al singolo condòmino. Anche in caso di affitto, se le utenze sono intestate al proprietario e nel contratto di affitto risulta che il locatario deve pagarle. Per ricevere il bonus non c’è bisogno di alcuna domanda del lavoratore. dipenderà dalle scelte dell’azienda. Va ricordato che il bonus non è obbligatorio e nemmeno spetta per diritto. Sarà l’azienda a decidere se erogarlo o meno in favore dei propri dipendenti.

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