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Novità sulla benzina, firmato il decreto: da agosto cambia tutto, non si scappa più

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Samanta Airoldi

Dal Governo arrivano importanti novità sulla benzina. Prepariamoci perché, a partire da agosto, cambierà tutto.

Con il Governo Meloni le novità non mancano mai. L’ultima riguarda la benzina. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha firmato un nuovo  decreto che sta già sollevando parecchie polemiche. Teniamoci pronti perché a partire da agosto cambierà tutto.

Benzina, ecco cosa cambia
Importanti novità sulla benzina/ Ilovetrading.it

Il prezzo dei carburanti è un problema sempre più urgente a cui mettere mano. Inutile alzare in alto le bandiere dell’ecologismo: alla maggior parte delle persone l’automobile serve ogni giorno per andare a lavoro e accompagnare i figli a scuola. Le biciclette elettriche sono sicuramente fantastiche per l’ambiente ma non rappresentano una soluzione per chi lavora distante da casa o ha bambini da portare e riprendere.

In tal senso il Governo ha ritenuto doveroso intervenire per mezzo di un nuovo decreto. A partire dal prossimo agosto entreranno in vigore importanti novità che riguarderanno proprio i prezzi della benzina, del metano, del gasolio e del gpl. Da Confcommercio sono già arrivate le prime proteste ma l’Esecutivo di Giorgia Meloni sembra deciso a marciare dritto per la sua strada.

Benzina: ecco cosa cambierà a partire da agosto

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha firmato un nuovo decreto che entrerà in vigore a partire dall’1 agosto 2023. Vediamo nel dettaglio che cosa cambierà dalla prossima estate.

Nuovo decreto sulla benzina
Dal Governo un nuovo decreto sui prezzi della benzina/ Ilovetrading.it

Il decreto del ministro Urso stabilisce l’obbligo, per i distributori di carburanti, di esporre i cartelli con i prezzi medi regionali di vendita di gasolio, benzina, metano e gpl. La regola scatterà dal 1° agosto 2023 e riguarderà tutti coloro che vendono carburanti per autotrazione, compresi quelli operanti lungo la rete autostradale. Il decreto ministeriale stabilisce che dovranno essere esposti in modo ben visibile i prezzi medi, relativi alle tipologie di carburanti disponibili presso il proprio punto vendita. Inoltre l’aggiornamento dei prezzi dovrà essere effettuato ogni giorno entro le ore 10.30 del mattino anche nei giorni in cui il distributore è aperto solo nella modalità self service.

Nel decreto del ministro Urso si legge che il cartellone riportante i prezzi medi dovrà essere esposto all’interno dell’area di rifornimento in modo da risultare ben visibile e deve essere sempre puntualizzato  che i valori si riferiscono alla media. Il testo dà indicazioni molto precise: “La dimensione dei caratteri usati  è determinata in modo da garantirne la visibilità in condizioni di sicurezza assicurando una dimensione minima pari a 12 cm in altezza. I prezzi medi devono essere esposti secondo il seguente ordine dall’alto verso il basso: gasolio, benzina, gpl, metano”.

Le sanzioni per chi non rispetterà le nuove regole non saranno “morbide”: andranno da un minimo di 200 ad un massimo di 2000 euro. In caso di violazioni ripetute per almeno quattro volte nell’arco di sessanta giorni, può anche essere disposta la sospensione dell’attività fino a trenta giorni. Le polemiche non hanno tardato ad arrivare. Per  la Fegica-Cisl, una delle organizzazioni dei gestori, le nuove norme sono troppo complicate da applicare e genereranno solo confusione. Contraria anche la Figisc-Confcommercio che sta valutando l’ipotesi di un ricorso al Tar.

 

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