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Miliardi di euro dall’Europa per salvare l’Italia. Come spende i soldi lo Stato? Ora puoi saperlo in un attimo

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Salvatore DiMaggio

Italia Domani è un portale con il quale il governo vuole comunicare in un modo nuovo. I cittadini potranno seguire l’andamento degli ambizioni piani del PNRR come seguono l’avanzamento di un download.

Un sito del governo dedicato al Piano Nazionale di ripresa e resilienza. Un modo per monitorare in maniera chiara e accessibile a tutti l’andamento degli importanti investimenti del piano del governo. Ci saranno proprio tutti gli investimenti del colossale piano e l’andamento delle spese. È uno sforzo di trasparenza quello del sito Italia domani. Un portale volto a rendere edotti i cittadini su quello che il governo sta effettivamente facendo.

Di particolare importanza le priorità trasversali. Queste priorità sono il combattimento del declino di natalità, che da tanto tempo (da ben prima del covid) ammorba il Paese. Ma non basta: in questa sezione ci sono anche i piani contro il divario di genere e le disparità territoriali. Dunque le priorità relative ad infanzia donne e meridione sono qui.

Un sito per controllare spese ed avanzamento

Di particolare interesse anche se non semplice da navigare vista la mole di dati è la sezione “Investimenti”. Abbiamo oltre 150 progetti e per ognuno si potrà monitorare lo stato di avanzamento, la somma spesa e le somme da spendere in futuro. Dunque il governo punta a qualcosa di molto diverso da una serie di comunicati stampa, per dirigersi verso una fonte utile e continuamente aggiornata che offre i cittadini il polso di un piano di investimenti estremamente ambizioso.

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Le priorità del governo per questo grande piano sono note. Innanzitutto innovazione digitalizzazione poiché come sappiamo il nostro paese sconta un certo divario rispetto a molti altri paesi europei e ciò è giudicato molto penalizzante dall’esecutivo. Poi abbiamo le priorità, dell’ambiente, dell’inclusione, della coesione, della salute.

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Di particolare importanza anche quella relativa all’istruzione. Il premier Draghi non ha mai fatto mistero di vedere nell’istruzione il vero nodo da risolvere del paese.

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