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Perché sempre più persone hanno deciso di guadagnare con le criptovalute. E non si sono pentite

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Salvatore DiMaggio

Le criptovalute sono state una notevole rivoluzione nel mondo degli investimenti e tanti hanno approfittato di questa opportunità. Monete non stampate da nessuno e che non hanno una banca centrale dietro. Vengono da non si sa dove e godono di performance stellari ma anche di crolli altrettanto stellari.

Criptovalute
Criptovalute

Allettano tanti per i guadagni mirabolanti che possono produrre ma i rischi sono tanti. Talmente tanti che molti giurano che non investiranno mai in un mercato così volatile ed evanescente che puzza di maxi bolla. Ma tanti investitori grandi e piccoli stanno incorporando questi strumenti nelle loro strategie di investimento, ma allora è lecito chiedersi: quali sono i modi di investire in questi esotici strumenti.

In definitiva, vi sono filosofie di investimento sulle cripto che non sono concettualmente diverse da un qualsiasi investimento tradizionale. Fiutare i prezzi migliori prevedere rialzi e crolli ecc. Ma vi sono tipologie di investimento che sorprendono per le loro affinità al mondo azionario. Non tutti sanno che ci sono criptovalute che generano dividendi come fossero azioni Coca Cola. Ma dividendi di cosa? In senso stretto non sono dividendi visto che non si tratta di aziende, ma vi sono società di criptovalute che pagano gli acquirenti proporzionalmente al tempo che detengono la loro creatura in portafoglio.

La corsa inarrestabile dello staking

Ma il metodo di guadagno tipico delle criptovalute, il mining sta progressivamente diventando sempre meno allettante anche perchè troppo energivoro. Ecco allora crescere la popolarità dello staking.

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Questo sistema di guadagno non può essere usato per tutte le criptovalute ma solo quelle che adottano un sistema Proof of Stake. E’ stata niente di meno che JP Morgan a benedire lo staking. In un suo rapporto prevedeva che la rete Ethereum 2.0, molto più razionale nella richiesta di energia, avrebbe portato il giro d’affari attorno a questa pratica più “ecologica” a circa 40 miliardi di dollari entro il 2025.

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Ma alle criptovalute non si deve pensare solo come ad un investimento, ma nche in termini più squisitamente lavorativi. Le competenze tecniche utili allo sviluppo del mondo cripto sono tra le competenze più richiete, pagate (e meno trovate) degli ultimi anni.

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