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I campioni delle paralimpiadi conquistano i pubblicitari e stringono contratti d’oro

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Salvatore Dimaggio

Gli eroi delle Paralimpiadi ribaltano i pregiudizi e luoghi comuni. L’Italia che vince e stravince alle Paralimpiadi è non soltanto un successo italiano, ma anche e soprattutto un successo nella comunicazione dell’inclusione.

E anche gli sponsor non sono insensibili a questo. Giorgio Armani che da anni si occupa degli outfit della squadra paralimpica non nasconde la sua grande soddisfazione. Perché attraverso le parabole umane uniche e straordinarie di personaggi come Bebe Vio o Giulia Terzi può passare una comunicazione che punti su valori forti. Andando anche oltre quelli tradizionali dello sport. Le agenzie di comunicazione hanno nel mirino questi grandissimi sportivi capaci di stupire ed emozionare.

La pubblicità vuole questi personaggi forti e carismatici

È un successo che si misura nelle ricerche su Google, nello share delle dirette televisive, ma anche tra la gente. Una comunicazione di successo passa necessariamente attraverso testimonial forti e se in passato gli atleti delle Paralimpiadi erano gioco forza in ombra rispetto a quelli delle Olimpiadi, oggi la mentalità sta cambiando e a tutti i livelli. Queste Paralimpiadi sono state accompagnate da una polemica relativa al fatto che i guadagni per un oro, per un argento, per un bronzo di un atleta olimpico o di uno paralimpico siano fortemente differenziati. E questo è vero e sicuramente c’è tanta strada da fare ma l’interesse per questi atleti della pubblicità per questi atleti dimostra che si sta andando nella direzione giusta. Le agenzie di comunicazione e pubblicità che stringono contratti con questi nobili atleti sono in netto aumento e la percezione della loro potenzialità come testimonial è molto alta per tutti gli analisti di settore.

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Già lo scorso anno la forza comunicativa di questi atleti era percepibile. Queste Paralimpiadi sono state una consacrazione, ma il fenomeno va avanti da tempo.

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“The Unbreakable”:una forte campagna di comunicazione sulla quale un colosso come Toyota ha puntato tantissimo vedeva gli atleti olimpici e paralimpici insieme.

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