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La produzione di tequila arricchisce Clooney e Schwarzenegger ma distrugge il Messico

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Salvatore Dimaggio

E’ diventata una grande moda tra le star di Hollywood. E’ così cool per le stelle del cinema diventare produttori di costose marche di Tequila.

E la gente è disposta a pagare care queste bottiglie esclusive che li fanno sentire più vicini alle star. Ma non soltanto George Clooney ed Arnold Schwarzenegger ma anche Rita Ora, Michael Jordan e The Rock, tutti con i loro brand e i loro costi altissimi. Ma a farne le spese sono le foreste messicane. L’agave che cresce in cinque stati del Messico sta subendo, a causa di questo business così figo, ma anche così poco attento all’ambiente, una vera e propria aggressione. Questo tipo di sfruttamento intensivo sta distruggendo migliaia di ettari della foresta locale. Per le star sono affari d’oro e i loro brand si stanno rendendo ancora più ricchi.

Fascino e deforestazione

Ma le associazioni ambientaliste locali stanno spiegando alla stampa come le star guadagnino in fascino ed anche in soldi mentre i mescaleros locali si stiano solo impoverendo. È uno sfruttamento intensivo che drena soldi alle compagnie americane di proprietà delle ricche star e danneggia le produzioni locali ma soprattutto le foreste. E così mentre George Clooney sembra un simpatico e ricco messicano d’adozione, ai messicani veri e alle loro delle foreste questo provoca solo rogne. Ma Clooney ha degli ottimi consulenti e così ha venduto il suo brand prima che i guadagni potessero offuscare la sua fama di buon ambientalista.

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L’appropriazione culturale è una brutta bestia. Qualcuno di ricco e famoso gioca a prendersi l’identità più etnica e verace (è successo col chianti). E’ bello credere che tutto ciò faccia bene ai locali, ma ciò non è sempre vero.

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Nel caso del Messico, questo decisamente non è stato un bene.

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