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Il governo cinese va alla guerra delle auto elettriche contro gli USA

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Salvatore Dimaggio

Come noto la Cina vuole diventare il più grande player economico mondiale e soffiare questo ruolo agli Stati Uniti.

Si sta preparando a farlo crescendo su ogni fronte e lo sta facendo assai bene, bisogna dire. E’ forte anche di numeri immensi dal punto di vista di una popolazione che sta velocemente emergendo dalle sabbie mobili di un’economia tipica di un paese in via di sviluppo per approdare con convinzione all’economia di un paese sviluppato. Vediamo che cosa è successo. Un alto funzionario del governo cinese ha detto chiaro e tondo che in Cina ci sono davvero troppe aziende del settore Automotive. E che c’è bisogno che vengano concentrate in poche grandi realtà produttive altamente competitive.

L’inizio di una rivoluzione nell’automotive

Il ministro cinese dell’Industria Xiao Yaqing lancia un messaggio chiarissimo: si è lasciata troppa libertà all’iniziativa privata di creare realtà economiche anche interessanti. Realtà dinamiche ma che finora non hanno sviluppato dei nomi davvero grandi capaci di invadere Europa e Stati Uniti commercialmente. Ma il governo cinese è questo quello che vuole per cui da oggi prende il controllo. Pechino piloterà una serie di fusioni strategiche da cui nasceranno, ne siamo certi, i grandissimi nomi che domineranno domani. Dunque tutti gli investitori devono stare pronti a questa rivoluzione. 

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Un ruolo importante nella transizione elettrica cinese lo stanno giocando i sussidi offerti alla popolazione per passare all’elettrico. Hanno fatto crescere tante aziende valide ed innovative, ma ancora non è emerso quel colosso in grado di attaccare gli USA.

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Insomma la Cina vuole la sua Huawei, la sua Xiaomi dell’auto elettrica e per ottenerla inizierà un’ingegneria genetica industriale davvero pesante. 

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