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Prendi esempio da Papa Francesco e conia i tuoi NFT per fare beneficenza

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Salvatore Dimaggio

Anche Papa Francesco crea i suoi non fungible token. Si tratta di tre opere molto particolari realizzate dal Santo Padre in persona.

Sono tre opere vergate a mano dal Pontefice. Ma i non fungible token in numero di tre che ne sono stati tratti non saranno le opere in sé stesse ma i tre video della realizzazione. Dunque diciamo che in un certo senso i “making of” di queste opere calligrafiche del Papa sono state trasformate in altrettanti non fungible token. Lo scopo è quello di raccogliere fondi per una fondazione benefica creato dallo stesso Santo Padre. Questo rappresenta certamente un modo non convenzionale di intendere di non fungible token. Al centro di numerosi scandali a causa della semplicità con la quale possono essere riciclati capitali sporchi, è anche vero che questa tecnologia consente anche di fare del bene.

Usare i NFT per fare del bene, prediamo esempio

Le grandi autorità mondiali della filantropia e della beneficenza siano esse connesse ad una Fede come può essere il caso del Santo Padre o anche no possono certamente trovare in questa tecnologia un canale originale ma anche efficace per perseguire i propri scopi filantropici. Fondazione Scholas Occurrentes così si chiama l’ente di beneficenza papale che riceve i proventi della vendita di questi NFT. Ma ricordiamo anche gli artisti che hanno realizzato una collezione di opere NFT per raccogliere fondi per le zone della sardegna colpite dai roghi di questa estate. Insomma i NFT possono essere una buona occasione per unire creativi, informatici e mondo della beneficenza per aiutare chi ha bisogno. 

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Questi sono i risvolti positivi di questa tecnologia. Ad esempio è giusto segnalare NFT for Good una piattaforma digitale dedicata unicamente a questo. 

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Non bisogna pensare in grande: anche piccole realtà locali della beneficenza possono avvicinarsi a questa tecnologia per gratificare chi aiuta il prossimo. 

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