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Corriere e Vanity Fair creano ricchi NFT, ma il mercato è in agonia

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Salvatore Dimaggio

Le prime pagine dei giornali storici e le copertine diventano opere non fungible token ed incassano tanto.

Tra le varie realtà che decidono di incassare soltanto la moda dei non fungible token c’è anche l’editoria. In fondo è proprio l’editoria che ha fatto la fortuna di questa peculiare forma d’arte o di collezionismo, come preferite parlandone tanto. Anche noi ci occupiamo continuamente di questa particolare forma di investimento. Con i non fungible token, i file che per loro natura sono infinitamente riproducibili diventano unici grazie alla blockchain quella che sta alla base delle criptovalute. Questi file pezzi unici diventano così di grandissimo valore e dunque posso no arrivare a costare tanto. Ed oggi anche Vanity Fair Italia con la copertina dell’ultimo numero e Il Corriere della Sera con la storica copertina dello sbarco sulla Luna, diventano non fungible token. Ma cosa significa?

Trasformare le prime pagine in pezzi unici

Che quelle copertine vengono bloccate garantite dalla blockchain e diventano pezzi di valore e come tale vengono vendute. Ma Bloomberg mette in guardia: aldilà dei casi eclatanti che fanno notizie il mercato dei non fungible token è diventato il liquido e questo potrebbe voler dire che questa moda non avrà vita particolarmente lunga. 

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Ma l’editoria è in fondo l’ultima realtà ad essere toccata da questa peculiare forma di guadagno. Nei videogame spopola da tanto. E’ grazie ai NFT che i trofei virtuali dei videogame hanno prezzi realissimi. Ma anche la moda si è accorta presto che si poteva far pagare per oggetti virtuali.

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Ma è l’arte probabilmente l’ambito che più sta guadagnando da questa tecnologia.

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