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Oro: dopo la Fed vacilla e c’è chi fugge dal metallo giallo

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Salvatore Dimaggio

E’ stata una settimana davvero di fuoco quella che ci siamo lasciati alle spalle. Il crollo di Evergrande, la quasi certezza che il colosso andrà in default assestando un colpo micidiale all’economia cinese.

Ma anche l’inflazione che cresce sempre di più mettendo a rischio tanti comparti dell’economia non fa dormire sonni tranquilli agli investitori. Mettiamoci anche le tensioni geopolitiche tra usa e Cina arrivate ad un punto davvero altissimo ed abbiamo un mix letale. Eppure sappiamo bene da tempo che loro ha la funzione principale di essere un bene di rifugio rispetto alla borsa e segnatamente alla Borsa americana. Dunque se la Borsa americana è in salute e cresce è difficile che loro possa brillare più di tanto. La Federal Reserve, la scorsa settimana pur parlando del temutissimo tapering è riuscita comunque a lasciare la borsa tranquilla.

Il futuro prossimo dell’oro

Powell nel tempo è diventato un maestro nel dosare con grande gradualità le notizie negative e la borsa anche se si è parlato di tapering è salita serenamente. Tapering significa fine degli aiuti che stanno sostenendo i mercati e di conseguenza dovrebbe portare nervosismo punto di conseguenza oggi loro non sembra brillare come qualche settimana fa.

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L’equazione piuttosto semplice: se il mercato sembra in buona salute o comunque sembra intenzionato a salire, come sembra oggi, l’oro non ha la sua funzione di rifugio più di tanto. Ma in realtà è presto per dire che loro sia passato di moda.

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Anche se la Fed è stata brava tranquillizzare gli animi, è tutto da dimostrare che il Tapering non scuoterà i mercati e a quel punto loro potrebbe cominciare a brillare sul serio.

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