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Un inverno al freddo: come si organizza il mondo per la crisi energetica

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Salvatore Dimaggio

La crisi energetica colpisce indiscriminatamente tutto il mondo.

Dall’Inghilterra dove deve intervenire l’esercito ai distributori di benzina per evitare tafferugli alla Cina dove la produzione in tanti distretti risulta bloccata o gravemente limitata. Ma la crisi energetica è assolutamente globale è attualmente non si vedono strategie per poterla arginare. I prezzi delle materie prime stanno crescendo in maniera impressionante ed ormai la catena produttiva globale è gravemente compromessa. Il rincaro delle bollette che abbiamo visto in Italia e in tutta Europa potrebbe essere solo l’antipasto di una serie di rincari a catena. L’Unione Europea come di consueto non ha ancora trovato una soluzione unitaria e ogni paese va avanti un po’ per conto suo. Timidi piani di aiuti e di ristori sono l’unica risposta attualmente fornita dai vari paesi europei Italia inclusa. Gli Stati Uniti cercano di fare pressione sulla Opec perché nella giornata di lunedì possa riuscire ad ampliare la produzione di greggio arginando perlomeno la corsa del petrolio. Infatti il petrolio è una degli attori principali di questa grave crisi.

Crisi energetica inflazione e tassi

È arrivato alla preoccupante soglia degli 80 dollari per poi ripiegare. Ma questa pausa potrebbe essere di breve durata. Lo scenario inflazionistico globale è preoccupante e i rincari stanno colpendo a tutto tondo. In definitiva il problema è il seguente. Con i prezzi dell’energia che crescono vertiginosamente le famiglie cominceranno a contrarre i già esigui consumi punto contemporaneamente i beni cominceranno a salire sempre di più strangolandola timida ripresa post covid. D’altro canto per tenere sotto controllo l’inflazione Le banche centrali dovranno iniziare finalmente ad aumentare i tassi e questo darà il colpo di grazia alle borse. E’ normale che in uno scenario del genere ci sia molto nervosismo.

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Certo l’Opec può fare molto per offrire un po’ di sollievo a questo continuo rincaro dell’energia.

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Tuttavia attualmente una vera soluzione strutturale non si vede e ad aziende famiglie Non resta che farei cono mia quanto più è possibile.

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