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Il Nasdaq sprofonda (-2,14%) vediamo perchè sarà il più colpito dall’inflazione

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Salvatore Dimaggio

Nella giornata di ieri il Nasdaq è sceso di tanto, trascinando al ribasso tutte le borse del pianeta.

Sicuramente una giornata da dimenticare quella di ieri per il Nasdaq. L’indice tecnologico americano è sceso di oltre il 2%. Pesano tanti fattori su questa défaillance dell’indice NASDAQ. Sicuramente l’andamento dei Buoni del Tesoro americani non sta incoraggiando le borse. Infatti da questo punto di vista lo scenario appare essere quello tipico dei periodi di debolezza del mercato. Tuttavia assai pesante e anche tutto il quadro dell’inflazione globale. L’inflazione può pesare tanto sulla borsa ed anche se le banche centrali continuano a minimizzare il problema, ormai è evidente che l’inflazione può colpire duramente la ripresa. Inoltre c’è tutta la questione dello shock energetico. Anzi proprio ieri la decisione dell’Opec di non aumentare la produzione di petrolio è stata un colpo difficile da digerire per le borse. Ovviamente il duro colpo del più grande social network del mondo offline per ore a mandato a tappeto il titolo Facebook e ci ha messo del suo. Ma la questione è più profonda

Specificità pesanti

Ieri tutte le borse del pianeta sono apparse negative ma il Nasdaq, che è molto focalizzato sulla tecnologia, ma soprattutto sui servizi, potrebbe essere quello più esposto ad una contrazione dei consumi causata dall’inflazione. Anche se continuiamo a considerare il Nasdaq come un un indice tecnologico in realtà oggi tecnologia e servizi sono egualmente presenti sul su questo indice punto spesso anzi le due cose tendono addirittura a confondersi. In un quadro dominato dall’inflazione e dalla penuria di energia sicuramente un indice del genere accusa il colpo. Inoltre una differenza specifica tra il Nasdaq e gli altri indici può essere rintracciata anche nella questione di Jeep.

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Come sappiamo il mondo dei chip e uno di quelli che più risente di questa penuria generalizzata di materie prime e chiaramente l’indice che vede al suo interno aziende più bramose di Chip e logicamente proprio il Nasdaq.

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Sicuramente questo sarà un indice da monitorare. Infatti nei giorni scorsi l’autorevole professor Siegel aveva messo in guardia contro le debolezze di questo indice.

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