Tesla è un marchio che vince e convince. Anzi proprio in piena crisi dei chip è l’unica azienda di automobili che sembra non accusare il colpo.
Eppure c’è un settore nel quale Tesla va proprio male. Paradossalmente è il settore dell’energia solare. Eppure Tesla sul solare punta davvero tanto, ma proprio in questo delicato comparto non riesce a concludere molto. Tesla è proprietaria di SolarCity un’azienda che ha acquistato per 2,6 miliardi di dollari. Si tratta di un acquisto in famiglia perché curiosamente sono stati due cugini di Elon Musk a fondarla. Ebbene SolarCity prometteva di rivoluzionare il mondo dei pannelli solari. In effetti la società sembrava molto promettente ma in breve ha sviluppato un indebitamento di 1,5 miliardi. Proprio in questo frangente era intervenuta Tesla. La società adesso ha cambiato nome ed è rientrata nella galassia del Brand Tesla.
Infatti adesso si chiama Tesla Energy eppure anche qui non si è concluso molto. Le installazioni di pannelli solari sono poche e sono di tipo vecchio dunque la promessa di rivoluzionare sia l’installazione dei pannelli solari che la tecnologia dei pannelli stessi è andata sfumando. Gli analisti si chiedono che impatto può avere questo su Tesla. L’azienda cambierà il suo modello di sviluppo oppure continuerà a puntare sul solare? Su questo gli analisti non hanno le idee chiare.
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Tuttavia Tesla rimane sicuramente un titolo forte e da comprare. Ma deve migliorare la sorveglianza su quello che accade nei suoi stabilimenti. Infatti alcuni dipendenti afroamericani hanno subito molestie a sfondo razziale che sono costate care all’innovativa casa automobilistica. L’azienda è stata costretta ad un risarcimento pari a 137 milioni a causa di vessazioni a sfondo razziale che avvenivano nei suoi centri.
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Episodi tristi e squallidi che includevano cori diffamatori ed insultanti e scritte nei bagni umilianti. Un danno economico ma anche un danno di immagine.
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