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Vediamo se la crisi dei chip può essere un’occasione per investire nel comparto tecnologico

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Salvatore Dimaggio

La crisi dei chip è molto più forte di quanto non apparisse in un primo tempo.

Tutti gli anelli di questa particolarissima supply chain sembrano essere in crisi. Dall’approvvigionamento delle terre rare a tutti gli altri passaggi intermedi, la disponibilità di chip si è fortemente contratta. Gli annunci di alcune aziende hanno fatto scalpore. Da Apple che ammette di non riuscire a produrre tutti i device che vorrebbe alle varie aziende di auto che tagliano le stime di produzione alla Hyundai che cercherà di produrseli per conto proprio. Insomma la crisi dei chip sta colpendo sia il settore automotive che quello tecnologico. Per molti investitori questo è un po’ un enigma: con la crisi dei chip conviene investire nella tecnologia o è meglio fuggire? Alcuni sostengono che la crisi dei chip possa essere un buon momento per investire nel comparto tecnologico visto che si acquisterebbero le azioni, per così dire, in saldo.

Decifrare uno scenario complesso

Secondo altri invece la crisi dei chip può essere molto più duratura e insidiosa di quanto non si creda e perciò è meglio evitare il comparto tecnologico. Quale delle due tesi è la più sensata? Tutto dipende da quanto siano corrette le attuali proiezioni sull’impatto e sulla durata della crisi della microcircuitistica. Il comparto tecnologico attualmente sembra reggere l’urto di questa crisi anche se ovviamente patendo tutti i limiti del caso. Di conseguenza attualmente gli analisti non vedono grandissimi intoppi sul fronte della tenuta delle azioni di questo settore. Il comparto tecnologico sebbene stia patendo una delle crisi più dure della sua storia è sufficientemente attrezzato per resistere agli uno o due anni che questa crisi dovrebbe durare al massimo.

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Di conseguenza non si notano grandi consigli verso una fuga dal comparto che è considerato comunque sia solido.

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In definitiva non appare corretta né una fuga dal comparto e neppure l’illusione di poter acquistare a prezzi minori del reale valore: per quello che le analisi ci dicono i valori attuali sono sostanzialmente corretti alla luce delle proiezioni disponibili.

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