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Troppa confusione sulle criptovalute: italiani curiosi, ma timorosi

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Salvatore Dimaggio

Tanti italiani vorrebbero puntare sul comparto delle criptovalute, ma si sentono timorosi e disorientati.

Ultimamente si parla davvero tanto di criptovalute. Queste valute virtuali nel tempo sono salite di prezzo in una maniera impressionante e tanti le additano davvero ad investimento simbolo del XXI secolo. Ma in realtà sono tante le ragioni che spingono gli italiani a voler investire in criptovalute. Innanzitutto c’è la curiosità per un investimento ritenuto moderno e profittevole. Poi ci sono anche gli impressionanti rialzi messi a segno negli ultimi anni. Chi ha acquistato criptovalute qualche anno fa e le ha mantenute nel tempo ha conseguito guadagni davvero notevolissimi. Poi c’è anche il fenomeno dell’inflazione. L’Euro perde di valore mentre le criptovalute secondo gli esperti dovrebbero apprezzarsi in questo periodo. Ma gli italiani sono giustamente disorientati. Le criptovalute sono migliaia e non passa giorno senza che ne nasca qualcuna.

Difficile orientarsi

Allora il dubbio che attanaglia il risparmiatore italiano è: in quale tra queste migliaia di criptovalute dovrei investire? Innanzitutto prima di investire in criptovalute è necessario rifletterci bene e agire con grande prudenza. Infatti le criptovalute non sono regolate attualmente da alcuna normativa e non esiste alcuno strumento che possa proteggere il risparmiatore dalla perdita di valore. In secondo luogo se proprio si vuole investire sulle cripto è sicuramente consigliabile puntare sulle prime dieci per capitalizzazione, vale a dire Bitcoin e quelle poche altre monete che hanno avuto una certa continuità nel tempo. Sicuramente non è il caso di avventurarsi in progetti piccoli e poco comprensibili. Potrebbero anche essere interessanti ma reperire documentazioni oggettive e non partigiane sulle monete più piccole è un’impresa non da poco.

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Sicuramente importante è ricordare che questo particolare bene divide la comunità finanziaria: sempre più banche d’affari le apprezzano.

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Allo stesso tempo, sempre più banche centrali mettono in guardia dai pericoli di destabilizzazione derivanti da valori così effimeri e per nulla regolamentati.

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