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Contributo a fondo perequativo nel caos: manca il decreto. Come risolvere

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Salvatore Dimaggio

Atteso da molti, è arrivato il canale web per chiedere finalmente il contributo a fondo perequativo.

Questo canale web è partito in questi giorni e sarà attivo fino al 28 dicembre 2021. Dunque quasi fino a fine anno sarà possibile presentare l’istanza per questo importante contributo. Dunque i professionisti e le imprese avranno questo tempo per richiedere i contributi a fondo perequativo in relazione a ciò che si è percepito come ristori e sostegni. Importante ricordare che si deve aver riscontrato un calo dell’utile del 30%. La cosa curiosa è che sulla Gazzetta Ufficiale manca in effetti ancora il decreto del ministero. Ma l’Agenzia delle Entrate giustamente ha voluto bruciare i tempi e ha già creato il canale web onde evitare ingorghi dell’ultimo minuto.

Ecco come fare calcoli e proiezioni

Da parte dell’Agenzia delle Entrate sicuramente un’idea molto valida. Sappiamo bene, infatti, che i soliti ritardi nella pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale determinano poi ingenti problemi a chi deve usufruire delle piattaforme web. Lo stato ha 4,7 miliardi di budget da fornire ai contribuenti. E ciascuno potrà avere massimo €150.000. Ma per fare i calcoli bisognerà rivolgersi proprio alla piattaforma web. Il problema è il seguente mancando il decreto, manca una fonte ufficiale che ci aiuti a fare i conti e di conseguenza soltanto tramite il canale web si potrà capire come fare le proiezioni. Questa sembra essere attualmente la migliore via percorribile. Ma è in scadenza anche l’IMU. All’articolo linkato sotto abbiamo tutte le informazioni per il pagamento di questo tributo.

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Ma il tema caldissimo è il crollo di partite IVA, durante la pandemia. Veramente troppe quelle che sono andate perdute e non hanno poi riaperto. Le associazioni di categoria denunciano come essere autonomi nel nostro paese sia troppo difficile.

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Una perdita per i singoli ma anche per la collettività.

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