È una domanda che da mesi serpeggia tra i trader: la crisi dei chip ha ucciso il comparto tecnologico?
Sono decenni ormai che la tecnologia è considerata una sorta di garanzia nel mondo del Trading. Investire sulla tecnologia significa in via di principio investire su un settore in continua crescita. Di conseguenza quelle aziende e quei fondi che fanno riferimento al mondo dell’alta tecnologia sono sempre stati molto amati dagli investitori. Tuttavia l’imprevista crisi dei chip ha fatto vacillare questa certezza assoluta. Per la prima volta in assoluto la tecnologia non è sembrata quel cavallo di razza che vince sempre e batte sempre nuovi record. Per la prima volta è sembrato un settore debole e vulnerabile. Ma è davvero così? Sicuramente la crisi della supply chain ci ha insegnato che tutto il mondo della produzione è molto più fragile di quello che noi immaginiamo.
In particolare la crisi dei chip ci ha fatto presente come anche l’industria tecnologica possa avere tanti limiti e tanti colli di bottiglia. Detto questo gli analisti sostengono che le aziende tecnologiche continuino ad essere investimenti ottimi sia nel breve che nel lungo periodo. È vero che non c’è accordo sulla durata della crisi della dei chip. Secondo alcuni potrebbe risolversi in pochi mesi. Ma Ceo di grandi aziende del settore hanno parlato anche di uno o due anni.
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Certamente questi sono elementi di forte perturbazione per il comparto ma questo non cambia il fatto che fondamentalmente il mondo della tecnologia e nello specifico il mondo dell’hardware restino comparti forti che hanno tantissimo da dire e da dare.
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Anzi secondo molti, comprare oggi con i prezzi un filo più bassi potrebbe essere una buona scelta. Negli articoli linkati delle opportunità in questo senso.
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